IL RAGUSANO DOP INCONTRA LE TELECAMERE DI CIBO LIBERO

A pochi passi dalla meravigliosa città di Ragusa e dal maestoso castello di Donnafugata, due giovani food blogger, Alfonso Vitanza e Fabrizio Foti, ideatori del blog Cibo Libero, hanno visitato un piccolo rudere, uno spazio incontaminato che odora ancora di brughiera, l’azienda Massari.

Qui, come in altre parti del ragusano, si produce il Ragusano DOP, uno dei formaggi più antichi della Trinacria che si differenzia per avere la certificazione di qualità dall’altro formaggio conosciuto comunemente con il nome di caciocavallo, in siciliano Cosacavaddu.

I blogger, accompagnati dal Prof. Salvatore Bordonaro, docente di agraria all’università di Catania, attraverso la realizzazione di un breve ma suggestivo filmato, hanno voluto raccontare i processi di lavorazione e le peculiarità di un formaggio senza tempo che tutt’oggi rappresenta una delle eccellenze del territorio siculo conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Non è un caso che, di recente, il prelibato prodotto ibleo abbia trovato nuovi canali tra le economie emergenti attirando, nello specifico, l’attenzione degli Emirati Arabi Uniti.

Durante il viaggio tra le campagne iblee, lungo una strada che conduce alla sontuosa dimora nobiliare del tardo ‘800, i food blogger hanno pertanto visitato un allevamento della cosiddetta “vacca modicana”, la razza bovina autoctona che, dal 1985, è entrata a far parte del Registro Anagrafico istituito per la salvaguardia delle specie bovine a rischio estinzione. Difatti, sin dal 1994, l’Istituto Sperimentale zootecnico per la Sicilia lavora per la conservazione, lo studio del genoplasma della razza modicana e la tutela del patrimonio genetico.

Le vacche modicane, con il loro caratteristico mantello rosso scuro, sono produttrici di latte di altissima qualità e vengono mantenute al pascolo nelle classiche “chiuse ragusane”, appezzamenti di terreno delimitati da muretti di pietra calcarea. Tra loro, nella piccola e produttiva azienda casearia, spicca un esemplare maschio di un’imponenza tale da infondere un fascino sublime in chi lo osserva, un toro che incarna la maestosità di una razza di inestimabile valore culturale oltre che economico.

Le telecamere di Cibo Libero hanno inoltre avuto la possibilità di osservare, in presa diretta, la produzione di una caciotta all’interno di una cella Corfilac (Consorzio Ricerca Filiera Lattiero-Casearia) nonché l’abile manualità dei maestri caseari che da secoli perpetuano e mantengono intatte antiche tecniche di lavorazione.

Ecco in esclusiva il filmato realizzato dai giovani food blogger, un assaggio virtuale, un piccolo viaggio tra le esclusività di una terra ricca di risorse che ogni amante della buona e sana tavola dovrebbe ripercorrere per nutrire il corpo e la mente.

E’ possibile vedere il vidieo tramite il segunte link: https://www.youtube.com/watch?v=1OCIfKzE3IQ

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