IL PROGETTO SVIMED PARTE ANCHE SUL TERRITORIO IBLEO

Giovedi alla Provincia Regionale di Ragusa, partner di supporto del progetto SWMED, in collaborazione con il partner di progetto Svi.Med.onlus (Centro EuroMediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile) di Ragusa, si è svolta il primo “tavolo dell’acqua” per discutere lo stato dell’arte del sistema idrico nel territorio di Ragusa.

Molti i comuni e gli organi competenti presenti che sono intervenuti nel dibattito, ai quali si è unita una classe dell’istituto ITIS E.Majorana di Ragusa, che da anni si interessa del problema delle risorse idriche.

La Svimed.onlus, con il supporto della Provincia e dell’ATO, ha coinvolto tutti gli attori chiave per illustrare e coinvolgere il territorio nel progetto finanziato nell’ambito del programma ENPI CBC MED. SWMED ha l’obiettivo di promuovere l’uso sostenibile delle risorse idriche nei Paesi mediterranei. Oltre lo Svi.Med.onlus, infatti, sono coinvolti nel progetto la Regione Lazio (capofila del progetto), Iridra s.r.l. (Italia), Malta Resources Authorities e il Ministero di Gozo (Malta), Palestinian Hydrology Group for water and environmental resources development (PHG) e Palestinian Water Authority (Territori Palestinesi) e il CERTE Centre of Water Researches and technologies (Tunisia).  

Uno degli obiettivi che si è posto il “tavolo dell’acqua” era di coinvolgere gli attori chiave nel dibattito sulla situazione delle acque per uso civile nella provincia di Ragusa e quindi confrontarsi con i 12 Comuni della Provincia (quasi tutti presenti), l’ATO idrico, il genio Civile, l’ASI e altri organi competenti. Un obiettivo raggiunto, visto l’ampia platea, e che vuole riproporsi al prossimo appuntamento, dove dai risultati di oggi, si elaboreranno alcune possibili soluzioni che potranno essere proposte a livello territoriale o locale.

Gli interventi svolti durante il dibattito, moderato da Giuseppe Dodaro, esperto di risorse idriche, sulla base dei dati presentati dal prof. Ing. Attilio Toscano, dell’Università di Catania, si sono focalizzati sul problema del monitoraggio della rete idrica, per quantificare ed individuare interventi puntuali, sulla questione dei regolamenti edilizi che al momento non prevedono, se non a livello di “suggerimento” interventi indirizzati al risparmio idrico, e al possibile riuso o gestione ottimale delle acque grigie, piovane e nere. Non ultima le attività che si possono indirizzare per la sensibilizzazione al risparmio e alla riduzione dei consumi della risorsa idrica, problema che coinvolge i cittadini e le scelte politiche.

La Svimed.onlus, promotore dell’attività e partner del progetto SWMED, ha quindi fissato l’appuntamento con gli attori coinvolti per la primavera prossima, dove si discuterà delle soluzioni, grazie anche ad alcune visite tecniche che verranno svolte sul territorio.

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