IL PROF. ANTONINO DI VITA CHIEDE AIUTO AGLI UOMINI DI CULTURA PER SALVARE IL SITO

Il prof. Antonino Di Vita, uno dei maggiori archeologi viventi del mondo, per una ventina d’anni professore alla scuola archeologica di Atene, uno che ha lavorato a Leptis Magna (Libia) nel più grande sito romano dell’Africa, a Sabrata, a Siracusa, ad Agrigento e moltissimo anche a Kamarina, ha le lacrime agli occhi quando gli si parla del possibile crollo della scogliera e quindi della scomparsa del sito archeologico di Kamarina. Invitato dal Centro Studi Feliciano Rossitto e dal suo presidente on.le Giorgio Chessari, presente la sovraintendente arch. Vera Greco, il direttore della sezione beni archeologici, il direttore del museo di Kamarina con la dirigente dei servizi museali, nella conferenza stampa ha fatto un breve escursus su quanti uomini di cultura ed istituzioni pubbliche e private hanno contribuito a far nascere nel 1957 questa bellissima struttura ed ha lanciato un appello che può essere così sinteticamente riportato: “Salviamo Kamarina”. Gli ha fatto eco l’on.le  Chessari che ha tracciato le linee più urgenti ad assicurare almeno gli interventi immediati da fare intanto che la burocrazia liberi gli investimenti che in verità ci sono ed ammontano a quasi un milione di euro per tutta la sistemazione del tratto di litorale. Anche la sovraintendente Greco ha voluto specificare che il vero problema è il tempo, in quanto può bastare una settimana per vanificare ogni altro lavoro. Si è pensato anche ad una sottoscrizione pubblica per evitare di perdere Kamarina perché di questo ormai si tratta. (Franco Portelli)

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