IL PRESIDENTE DELLA REGIONE NON PUO’ ACCETTARE LA DISCRIMINAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE.

Dispiace che il presidente della Regione Saro Crocetta abbia accondisceso alla discriminazione operata verso il consiglio comunale da parte della amministrazione comunale. In fondo e’ sempre il Presidente di tutti i Siciliani, e non della cordata vittoriese dalla quale, fossi in lui, mi guarderei: tra beach soccer e richieste varie questi gli portano male.


Sino a 10 giorni fa, infatti, Nicosia lo spergiurava pubblicamente accusandolo di avere abbandonato Vittoria totalmente. Ora se lo liscia, in attesa di qualche vantaggio personale.
Ma se Consiglieri comunali fossero stati invitati alla visita del Presidente della Regione e avessero partecipato, gli avrebbero senz’altro posto il tema dell’assurda perimetrazione della Zona Franca, detta anche urbana, che taglia fuori il 90 per cento delle aziende e del territorio: Tutta Scoglitti e tutto il Centro storico di Vittoria.

Agricoltori esclusi completamente.

Perche’, cosa indegna e vergognosa, i Consiglieri comunali non sono stati invitati ?


Ci sono speranze di correggere il malfatto, di riperimetrare i confini della Zona Franca? Niente! Nessuna parola…


Sappiamo che qualcuno forse si è messo in testa di imbrogliare le carte inventando residenze fasulle.


Avremmo chiesto di correggere questo aborto senza inventare giochi di prestigio. Si  rischia grosso, si rischia la galera.


Avremmo poi potuto chiedere al Presidente notizie sul Ciclone Athos e sui 100 milioni di euro sottratti in Sicilia  al fondo di rotazione dei Danni in Agricoltura e confluiti nel calderone generale…

E forse qualcosa i Consiglieri comunali potevano dire anche sulla Legalità nella filiera agroalimentare, visto che qualche giorno fa c’è stato un blitz pesante della Dia che coinvolge tutti  i Mercati agricoli in Sicilia.

Chi sa….forse per questo Nicosia non ha invitato i Consiglieri comunali. Ma Lei Presidente, ci va appresso? Non era mai accaduto, in ogni epoca e circostanza. Le Istituzioni si rispettano e non spetta al Presidente della Regione accettare discriminazioni.

 

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