IL PREFETTO DI RAGUSA HA CONSEGNATO AL GIORNALISTA FRANCO PORTELLI L’ATTESTATO DI BENEMERENZA

“Per essersi prodigato con generosità e disponibilità in favore del gruppo Anmi di Ragusa evidenziando grande attaccamento nei confronti dell’associazione”. Questa la motivazione con cui il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, ha consegnato lunedi mattina, a palazzo di Governo, l’attestato di benemerenza dell’Associazione nazionale marinai d’Italia al giornalista ragusano Franco Portelli. La cerimonia si è tenuta subito dopo le celebrazioni per il IV novembre che hanno caratterizzato la mattinata in piazza San Giovanni. Una delegazione dell’Anmi, guidata dal presidente di Ragusa, il cavaliere Salvatore Rosa, ha espresso apprezzamento per l’operato svolto dal giornalista che, grazie alla sua azione, in quarant’anni, ha consentito di fare conoscere ad un pubblico molto ampio e variegato le attività svolte dall’associazione. Il prefetto Vardè ha spiegato di avere “accettato molto volentieri di consegnare questa onorificenza al dott. Portelli che non perde occasione per manifestare la propria disponibilità e stima nei confronti delle istituzioni. E di tutto ciò lo ringrazio moltissimo – ha proseguito il prefetto – ed è per questo motivo e per il fatto di avere ampiamente meritato questo attestato di benemerenza che ho accettato di buon grado di consegnargli l’attestato”. Anche il cavaliere Rosa ha voluto sottolineare l’azione non comune svolta da Portelli nel diffondere le varie iniziative dell’Anmi, sezione di Ragusa. “E’ da una vita – ha ribadito il presidente Rosa – che Franco Portelli ci segue e con la sua grande professionalità ha permesso che la nostra attività potesse essere conosciuta praticamente ovunque, anche al di fuori dei confini nazionali. Era doveroso da parte nostra sottolineare questo suo impegno con un’attestazione di stima ufficiale che è stata condivisa, vale la pena di sottolinearlo, anche dalla presidenza nazionale”. Visibilmente emozionato il giornalista Portelli al momento della consegna dell’attestato. “Devo dire grazie a tutti coloro che hanno avuto questo pensiero per il sottoscritto – ha detto – e ringrazio, in particolare, il prefetto e il cavaliere Rosa per l’attenzione che mi hanno voluto tributare. Vorrà dire che dovranno sopportarmi ancora visto che mi adopererò ulteriormente a narrare le vicende dell’Anmi. Almeno per i prossimi 40 anni”.

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