È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL PONTE SULLO STRETTO: UNA PRIORITA’ PER LA SICILIA?
24 Set 2010 14:42
Con un corteo (che partirà alle 16.00 da piazza Cairoli) si porrà all’attenzione dei media e dell’opinione pubblica l’assurdo spreco di risorse pubbliche, mentre l’area dello Stretto sprofonda in una devastante crisi economica e ambientale. La manifestazione riprenderà i temi della protesta organizzata lo scorso 28 agosto, sempre a Messina. Il popolo del NoPonte intende rimarcare l’assoluta contrarietà all’avvio dei cantieri e chiedere con forza di intervenire per le vere priorità: il 75% del patrimonio abitativo messinese non è a norma contro il rischio sismico; gran parte delle scuole non ha nemmeno l’agibilità e versano in drammatiche condizioni igieniche e ambientali, mentre oltre l’80% dei comuni della provincia è a rischio idrogeologico.
Ebbene, con meno della metà di quanto la Società dello Stretto ha ingoiato in 20 anni (circa 500 milioni di euro spesi in “studi e progetti”) si potrebbero riqualificare case, scuole, ospedali e dare lavoro ad oltre 3.000 operai. “Pretendiamo che i soldi destinati al Ponte – si legge nel comunicato stampa del comitato – vengano immediatamente utilizzati per mettere in sicurezza sismica ed idrogeologica i nostri territori perché i tragici eventi che hanno colpito Giampilieri, Scaletta e gli altri paesi della riviera Jonica non possano più ripetersi”.
Ad un anno di distanza dall’alluvione che ha colpito la zona sud di Messina, lasciando sul terreno 37 morti, e a parecchi mesi dalle frane che hanno interessato i paesi dei Nebrodi, le aspettative di messa in sicurezza e d’aiuto provenienti da quei territori sono largamente disattese. Al contrario, il progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto ha proseguito il suo iter, come se fosse la principale emergenza del territorio circostante e, più in generale, dell‘Isola. Sono queste le risposte che l’attuale politica continua a dare, sempre più distanti dalle primarie esigenze dei cittadini, sempre più assoggettate a logiche di convenienze e disegni economici al di fuori di ogni immediata comprensione. (lc)
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