È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL PIAZZALE DEL MERCATO DEDICATO ALLA DONNA MENTRE IL CENTRO ANTIVIOLENZA NON FUNZIONA
21 Ott 2016 09:39
“Questa mattina il sindaco di Ragusa ha proceduto all’intitolazione alla Donna e all’8 Marzo dello spiazzale dove si svolge il mercato del mercoledì. Sembra quasi una battuta, una di quelle che non fanno ridere, però. Neanche il peggiore dei comici, neppure il più gretto e maschilista, avrebbe potuto concepire un’idea così retrograda e denigrante nei confronti della donna”. Lo dichiara il consigliere Manuela Nicita a nome delle donne del Laboratorio politico 2.0, Alessandra Sgarlata, Loredana Spiga, Alba Orefice, Federica Accetta, Viviana Dinatale, Floriana Ruta, Floriana Scrofani, Rosanna Gulino, Graziella Musco e Bianca Panepinto.
“Oltre un secolo di storia e di lotte per l’affermazione dei diritti sociali, politici, culturali, economici delle donne – continua – letteralmente gettato alle ortiche perché la gretta Amministrazione Ragusana, nella sua infinita miopia, non si rende conto di cosa ha appena fatto. Forse si voleva compiere un gesto a vantaggio della dignità della figura della donna? Un modo per celebrare la donna e l’importanza di una data simbolo per le lotte femministe? Avete sbagliato tutto, senza se e senza ma. E davvero a poco vale il fatto che oggi il sindaco fosse accompagnato da una rappresentanza di una associazione sedicente
“E mentre il primo cittadino si dedica a questa buffonata – aggiunge Manuela Nicita – il centro antiviolenza nato in collaborazione col Comune e che mi ero fatta carico di promuovere quando ero ancora tra i 5 stelle non funziona. Abbiamo ricevuto decine di segnalazioni da donne che erano intenzionate a raccontare la propria storia e cercare sostegno e che, invece, dalla rete nazionale antiviolenza e perfino dalle forze dell’ordine hanno ottenuto solo numeri di telefono ai quali non risponde nessuno e indirizzi dalle porte sempre chiuse. L’ultimo caso giusto un paio di giorni fa. Cosa aspettarsi, in effetti, in una città nella quale si intitola la piazza del mercato alla donna? Forse che alla manifestazione regalassero alle presenti, come gadget, un carrello della spesa o un asse da stiro”.
“Quel che fa più male, oltre all’assoluta ottusità di questa amministrazione – conclude Nicita – è il fatto che un gruppetto di donne, pur di ottenere qualche minuto di visibilità, abbiano potuto sostenere una idea tanto ridicola. Peggio di un uomo maschilista c’è solo la donna che accetta di essere patriarcalizzata”.
© Riproduzione riservata