È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“IL PIATTO DI 5 MILION DI SICILIANI NON PUO’ PIANGERE MENTRE QUELLO DEI 90 DEPUTATI RIDE”
14 Set 2011 07:39
Il movimento delle Forchette Rotte, dopo la vittoria sulla cancellazione dei buoni pasto all’Ars, torna alla carica contro la “casta” e lancia una petizione esclusivamente online (raggiungibile tramite Facebook e Twitter) con l’obiettivo di raccogliere un milione di firme per dimezzare le indennità dei deputati regionali siciliani.
E proprio i profili virtuali del movimento in queste ore pullulano di commenti entusiastici per l’iniziativa e adesioni. “La Sicilia – si legge sulla bacheca Facebook – ha un solo record: quello dell’Ars. Due leggi ogni sei mesi. Ogni provvedimento, conti alla mano, costa ai siciliani 6 milioni di euro. Se una ragazza o un ragazzo precario del call-center facesse 4 contratti all’anno verrebbe licenziato”. E anche: “I sacrifici non possono essere chiesti esclusivamente agli ultimi. Un giovane operaio dee sudare tanto prima di portare a casa 1200 euro, cioè un decimo di quanto guadagnano gli onorevoli siciliani. Cominciamo a dare il buon esempio, dimezziamo le indennità e forse la politica acquisterà maggiore credibilità. Perché il piatto di 5 milioni di siciliani non può piangere mentre quello dei 90 deputati ride”.
Si parte da considerazioni semplici come queste, che forse, proprio per la loro schiettezza, stanno rapidamente diffondendo la petizione. Sono state già raggiunte, in sole 24 ore, più di mille firme!
“Per uscire dalla crisi – riporta uno slogan del movimento – i sacrifici non li dobbiamo fare solo noi!. Più che mettere mano alla rappresentanza – si aggiunge – bisognerebbe mettere mano alle indennità. Sei, sette mila euro al mese sarebbero già troppi per chi produce meno di un operaio alla catena di montaggio o dei ragazzi dei call-center”.
“L’obiettivo di un milione di firme – concludono – forse vi sembrerà un po’ pretenzioso, ma siamo convinti che riusciremo a raggiungerlo e rimarrete tutti a bocca aperta”. Ci credono le Forchette Rotte, tanto è vero che hanno già formalizzato l’appuntamento a palazzo dei Normanni il 21 settembre 2011 alle 13 in cui si chiederà al presidente dell’assemblea regionale siciliana di incontrarli per consegnargli le prime 10 mila firme.
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