IL PD DI VITTORIA NON CI STA

Siamo convinti che, dicendo adesso che Raffaele Giunta ha dato alla politica ed a tutti i cittadini una grande lezione di umanità e di responsabilità, sicuramente qualche benpensante più o meno acculturato storcerà il naso.

Ma piaccia o no, così ci piace definire la scelta di Raffaele Giunta.

Qualcuno dovrà spiegare ai figli ed ai familiari suoi perché chi ha violato la legge tanti anni fa ed ora cerca di rispettarla con tutte le sue forze, oggi deve ancora una volta auto-discriminarsi; non perché la legge glielo imponga ma solo perché un fariseismo imperante, ipocrita e spinto da motivazioni elettorali e sensazionalismi, frutto di calcoli di bassa lega, lo ha marchiato come un lebbroso dei nostri tempi.

Proviamo sdegno verso la campagna infamatoria e sommaria che si è avviata nei suoi confronti. Frutto solo di pagine “internettiane” che non hanno manco sentito il dovere morale di verificare e leggere le carte, e che non si sono manco chiesti se tutto ciò che si racconta sia causa ostativa o meno per la legge.

Come Partito Democratico, questo grande partito, aperto e popolare, siamo profondamente dispiaciuti per essere stati il vero motivo di questo attacco del quale però ne ha fatto le spese un uomo in carne ed ossa.

Con una sua storia certamente difficile. E proprio nel momento in cui stava a fatica rialzandosi, ecco che senza alcuna pietas si è alzato un polverone a dir poco razzista. Si razzista.

Abbiamo visto e rivisto le carte, abbiamo richiesto e riviste le carte, le abbiamo meditate, ne abbiamo parlato con Raffaele Giunta ed in nome della opportunità abbiamo riflettuto assieme a lui su cosa fosse la vera opportunità.

E abbiamo scelto, alla fine, l’opportunità che lui ci ha chiesto, quella vera: quella cioè di un altra opportunità verso una sua integrazione sociale.

Consapevoli del difficile compito e consapevoli che lo sciacallaggio avrebbe fatto terno al lotto, abbiamo provato a resistere con carte, comizi e dibattiti. Ma non ci siamo riusciti, anzi non ce lo hanno fatto riuscire.

La gioiosa macchina del fariseismo si è immediatamente messa in moto. Si è messa i paraocchi ed ha guardato solo verso la direzione più utile per i suoi calcoli elettorali e carrieristici. Che ci vada di mezzo un uomo, con i suoi limiti, ma con la sua voglia di riscatto o che ci vada di mezzo un partito con i suoi degnissimi esponenti o che, ancora, ci vada di mezzo la candidatura più vera e rivoluzionaria di questa elezione, poco importa.

L’obiettivo è troppo importante e va distrutto. Non importa se ci sono incolpevoli di mezzo. La guerra è guerra. Gli affari sono affari.

Non staremo a guardare passivi quanto è successo. Lo dobbiamo al percorso umano di Raffaele Giunta, lo dobbiamo alla dignità degli uomini e delle donne del nostro partito, lo dobbiamo a tutte le persone che credono al partito ed a Lisa Pisani, ma lo dobbiamo alla nostra città ed alla sua gente. Raffaele Giunta avrà diritto ed anche il dovere di verificare con tutti i mezzi di accertare se ne suoi confronti sia stata avviata la macchina del fango o della verità. Ma anche il partito democratico dovrà fare altrettanto per i suoi uomini e donne, per la sua storia e per il suo futuro ed il futuro della nostra civiltà e moralità cittadina. Ringraziamo Raffaele Giunta per la scelta fatta e lo ringraziamo anche a nome del buon senso del quale ha dato dimostrazione ampia e che contrasta con la totale assenza di buonsenso nei suoi accusatori.

 

 

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