IL PASSAGGIO A LIVELLO DI VIA PAESTUM E L’INCAPACITA’ DELLA MAGGIORANZA GRILLINA DI CONDIVIDERE LE IDEE E LE PROPOSTE

I consiglieri di opposizione, in merito alla delicata questione del passaggio a livello di via Paestum, hanno operato una riflessione comune sugli esiti del dibattito avvenuto durante la seduta del Consiglio comunale di ieri sera, lunedì 3 marzo. L’atto di indirizzo, formulato dal consigliere Sonia Migliore, cofirmatari i consiglieri Mario Chiavola, Giuseppe Lo Destro, Elisa Marino, Mario D’Asta per il Pd, Angelo Laporta, Maurizio Tumino, Giorgio Mirabella e Gianluca Morando, che si proponeva come finalità la definizione di soluzioni alternative alla chiusura, attraverso appositi studi di fattibilità, non è stato approvato per l’astensione della maggioranza rappresentata dal Movimento 5 Stelle e dai movimenti alleati. Ciò che induce le opposizioni a soffermarsi sull’esame dell’atto non è stata la mancata condivisione della proposta, in quanto si tratta di un fatto che non rappresenta una novità nella amorfa attività della maggioranza consiliare, palesemente e costantemente contraria ad ogni forma di condivisione di idee e proposte delle minoranze. Come hanno avuto modo di esternare alcuni consiglieri attraverso i loro interventi, sarebbe stato opportuno, forse, per l’immagine dei lavori d’aula e per la città tutta, che l’atto fosse ritirato. I cittadini hanno purtroppo avuto modo di assistere ad uno spettacolo indecoroso: già dover esaminare un atto di indirizzo, ancora dopo sei mesi dalla presentazione, la dice lunga su come vanno le cose a Palazzo dell’Aquila, su come si muove la nuova amministrazione pentastellata. “E’ opinione ormai diffusa, e unanimemente da tutti riconosciuta valida – spiega Sonia Migliore – che una soluzione definitiva si deve trovare e lo si deve fare in quanto la via Paestum è arteria fondamentale, anche e soprattutto in caso di calamità naturale, nonché sede di numerose e importanti attività commerciali che sarebbero enormemente danneggiate dalla chiusura del passaggio a livello. Tutto ciò è ampiamente acclarato, lo è stato per le precedenti amministrazioni, lo è, apparentemente, per la nuova compagine amministrativa e per la maggioranza che la sostiene. Ma ciò che emerge dall’esito dei lavori d’aula depone a sfavore di quest’ultima considerazione, non solo si evince che l’amministrazione e la maggioranza pentastellata sostengono solo verbalmente la causa di quanti vogliono mantenere aperto il passaggio, ma, fatto assai grave, dimostrano che sulla problematica mancano assolutamente di qualsivoglia progettualità, in pratica brancolano nel buio più assoluto e ogni possibile soluzione è affidata solo a proposte tutte da verificare, dai tempi assai lunghi e dagli esiti anche incerti”. Ascoltare i pochi consiglieri grillini che sono intervenuti nel dibattito a sostegno e a difesa dell’amministrazione, come ormai sono soliti fare nel contesto di una gestione unitaria e condivisa delle attività consiliare e amministrativa, lascia già perplessi per le argomentazioni che sono spacciate a sostegno dell’impegno della Giunta sulla materia: non una parola sul fatto che per il 2014, nell’ambito del piano triennale delle opere pubbliche, non è stata inserita alcuna somma in merito, solo il reiterato refrain di quella metropolitana di superficie, nelle more della cui realizzazione, forse, scompariranno, anche nel nostro profondo sud, i treni per far posto a mezzi di trasporto più evoluti, forse anche volanti. “Suscitano altresì tenerezza – continua ancora Migliore – gli interventi dei consiglieri di maggioranza che intenderebbero rassicurare la città sugli empirici accorgimenti di sicurezza che riportano la città ai tempi del lontano West, mentre formali e isolati contatti con le Ferrovie vengono spacciati come incontri bilaterali di grande importanza e caratterizzati da sostanziale convergenza sulle cose da fare, che, invece, risulta del tutto inesistente. La posizione dell’Amministrazione, che si rileva ampiamente deficitaria in ordine all’esigenza di fatti concreti, rivela una incapacità di fondo nella identificazione di soluzioni valide e la pone sullo stesso piano delle passate amministrazioni, tanto criticate dai consiglieri grillini per la mancata soluzione della problematica, ma che, comunque, sono riuscite a mantenere aperto il passaggio a livello nel corso degli anni. A questo punto, è lecito temere che la mancanza di proposte precise e di conseguente adeguata progettualità possa determinare provvedimenti estremi da parte delle Ferrovie, considerato anche che la bocciatura dell’atto di indirizzo potrebbe essere considerata, ragionevolmente, come una sostanziale accettazione dell’eventualità di una chiusura coatta del passaggio a livello, ipotesi su cui, al momento, è difficile riscontrare elementi che la possano far ritenere azzardata. Unica nota positiva della seduta la accorta e agile conduzione dei lavori d’aula da parte del presidente Iacono, a cui va rivolto il plauso perché, anche per un atto di indirizzo, ha voluto concedere una tempistica allargata, per gli interventi, al fine di permettere un dibattito quanto mai articolato ed efficace, volto ad assicurare una possibile definizione delle misure importanti da attuare per la risoluzione della annosa questione”.

 

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