È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL PARTITO COMUNISTA NELL’AREA DEGLI IBLEI
02 Mar 2016 17:18
Nell’ambito della manifestazione “Lib(e)ri a Ragusa”, venerdì 4 marzo 2016, alle ore 19.30, presso Palazzo Zacco (Via San Vito), sarà presentato il libro dello storico Giuseppe Miccichè, “Il Partito Comunista nell’area degli Iblei (1921-1965)”, edito dal Centro Studi F. Rossitto. Gli interventi sono stati affidati a Giovanni Avola, Giuseppe Giannone, Salvo Zago. A coordinare i lavori sarà Giorgio Chessari (presidente del Centro Studi F. Rossitto).
Il volume di Miccichè, dopo “Il Movimento Cattolico” (1994) e “Il Movimento socialista” (2009), completa il programma di ricostruzione della storia dei principali movimenti politici e sindacali che dall’800 si sono costituiti nella Sicilia sud-orientale, contribuendo a contraddistinguere i contenuti e le modalità delle lotte rispetto alle restanti aree isolane.
“Il Partito Comunista nell’area degli Iblei (1921-1965)”, caratterizzato da una robusta e articolata bibliografia (attingendo anche alla ricchissima documentazione dell’Archivio Centrale dello Stato, dell’Istituto Gramsci di Roma e Palermo, dell’Archivio di Stato di Ragusa, del Centro Studi Feliciano Rossitto, archivio-emeroteca Miccichè), è stato abbozzato alla fine degli anni ’80, e poi ripreso solo qualche anno fa.
«In questo arco temporale – spiega il professore Miccichè – alla documentazione fondata su un ricco materiale d’archivio e a stampa si sono aggiunte testimonianze di uomini e donne che nel primo dopoguerra sono stati in primo piano nella difficile costruzione del Pcd’I, poi nella opposizione al fascismo, infine nella rinascita del Pci. Ho potuto così ricostruire il percorso compiuto da una formazione politica che, inizialmente quasi irrilevante, grazie alla statura politica e morale dei quadri dirigenti, ha acquistato nel secondo dopoguerra una corposità e una capacità d’incidenza che l’hanno elevata a forza maggioritaria e per molti anni pilota della sinistra».
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