IL PARCO GIOVANNI PAOLO II A RAGUSA IN PIENO ABBANDONO

26 Mar 2016 09:02

“L’Amministrazione comunale di Ragusa si sta spendendo per garantire il recupero e la piena fruizione della vallata Santa Domenica mentre, a due passi, il parco Giovanni Paolo II, un tempo fiore all’occhiello del centro storico superiore della città, è completamente abbandonato a se stesso. Ma che senso ha tutto questo?”. A chiederselo è il capogruppo del movimento Insieme, Elisa Marino, che, in Consiglio comunale, è pronta a denunciare l’ennesimo caso di disattenzione da parte della Giunta Piccitto con una apposita interrogazione. “Il parco, adesso – afferma Marino – è diventato luogo di ricettacolo per chi abbandona ingombranti di ogni tipo. Mi è capitato di vedere, accostati a un muretto, proprio a due passi dalla struttura che un tempo ospitava il City, un mobiletto e una rete da materasso. Uno spettacolo indecoroso. Soprattutto se si considera che siamo a due passi dal centro e che scene del genere non dovrebbero mai proporsi agli occhi dei cittadini e a quelle dei visitatori. Ancora di più perché basta una telefonata alla ditta che si occupa del servizio di igiene ambientale per concordare il ritiro degli ingombranti di cui stiamo parlando. Ma è ovvio che, se questa delicatezza da parte di alcuni non c’è, occorre individuare delle forme di deterrenza per evitare di assistere a situazioni fin troppo spiacevoli. Come quella che ho segnalato. A tutto ciò si aggiunga che, nonostante le reiterate denunce, che vanno avanti da mesi, nessuno ha mosso un dito per cercare di garantire un minimo di recupero nelle varie zone del parco. A maggior ragione adesso che ci stiamo avviando verso la bella stagione e quindi il sito potrebbe essere fruito nella maniera migliore. Inoltre, vorremmo capire che intenzione ha l’Amministrazione comunale per la riqualificazione della struttura che un tempo ospitava il City. Anche lì risulta essere tutto abbandonato ed è davvero un peccato non potere sfruttare questa struttura nella maniera migliore. Vorremo, dunque, comprendere come ci si sta muovendo”.