IL MUOS PRIMA STAZIONE DI DIFESA SPAZIALE IN SICILIA?

Il Giornale.it di ieri, giorno 18/02/13 con il Titolo,« PROGETTO MUOS La prima stazione di difesa spaziale sorgerà in Sicilia», preannucerebbe una svolta in merito al tanto discusso scudo spaziale:

«Dell’idea di uno scudo che protegga la Terra dai pericoli provenienti dallo spazio si parla da anni, ma senza concretezza. Ora una svolta potrebbe arrivare proprio dalla Sicilia: la giunta regionale, di cui il professor Zichichi fa parte, ha messo in moto una macchina che può dare effetti a breve: a Niscemi dovrebbe sorgere una delle quattro stazioni di antenne satellitari del progetto Muos, iIl Mobile user objective system della Difesa americana. Sempre che si riesca a superare l’opposizione già partita dalle proteste locali in stile «nimby», cioè «non nel mio cortile», cavalcate dai grillini». (http://www.ilgiornale.it/news/interni/progetto-muosla-stazione-difesa-spaziale-sorger-sicilia-887126.html)

Dopo l’iniziale stupore, non partono piogge di meteoriti, ma interrogativi semplicemente terrestri, che nessuno scudo dovrebbe sviare, privandoci di una risposta:

«Cavalcate dai Grillini»?    

Il signor nessuno, che non firma il “pezzo”, forse disconosce che è l’intera Sicilia ad essere mobilitata contro il Muos, sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza, gestito dal Dipartimento della Difesa degli USA. Il MUOS permetterebbe di comunicare facilmente, tra i militari, anche in zone remote, influenzare gli elementi naturali, danneggiare i satelliti e le apparecchiature installate sui sistemi missilistici nemici. Il sistema satellitare di Niscemi è pericolosamente dannoso alla salute, come si evince da studi tecnici del politecnico di Torino dei professori Zucchetti e Coraddu: altro che fenomeno «nimby»!

Il Muos inoltre si potrebbe collegare al sistema H.A.A.R.P., cuore della propaganda della “guerra stellare” degli anni 80, nato per lo studio della ionosfera e dello sviluppo di nuovi radar, a cui però alcuni studiosi assocerebbero strani fenomeni di cambiamento climatico.

«Scudo spaziale»?

Dopo lo sciame di meteoriti in Russia di riapre il dibattito sullo scudo spaziale, uno dei tanti sogni americani di vecchia data, 1983, ovvero degli anni della guerra fredda, mai accantonato e proposto da Ronald Reagan, Presidente degli USA, solo a scopi difensivi; ma il progetto potrebbe anche essere letto, e ciò spigherebbe perchè viene posto al centro delle preoccupazioni di più Paesi, come una vera e propria ossessione di unipolarismo e di dominazione globale.

Effettivamente la militarizzazione terrestre ormai sarebbe fin troppo democratica: le testate nucleari sono alla portata di tutti, quindi, perché non scrutare il cielo e sfruttare un’ area inesplorata e senza giurisdizione?

“Guerre stellari” così non è solo un film di fantascienza, quella fantascienza di ieri che oggi può divenire realtà, ma è anche uno degli appellativi del SDI (Strategic Defense Initiative) alias scudo spaziale.

Un sogno stellare quindi tanto caro agli Stati Uniti da far dichiarare nel maggio 2001 al Presidente Putin che : «Per giustificare lo scudo spaziale gli Usa sono pronti ad addurre il rischio di un’ invasione di alieni. Washington non faccia passi unilaterali, ma si consulti con alleati e amici, compresa la Russia».

«Zichichi»?

Su questo punto c’è poco da dire poiché quanto scritto, oltre ad essere fortemente antitetico a quanto professato da Crocetta, appare poco chiaro e privo di concretezza: “la giunta regionale, di cui il professor Zichichi fa parte, ha messo in moto una macchina che può dare effetti a breve: a Niscemi dovrebbe sorgere una delle quattro stazioni di antenne satellitari del progetto Muos”.

I Siciliani, che di scudo conoscono solo quello umano, di protesta pacifica al Muos, come dovrebbero interpretare l’articolo tratto da “il Giornale.it” di ieri, giorno 18/02/13 e quale svolta li attende?

 

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