IL MOVIMENTO “TUTELA TERRE D’ORIENTE” SI BATTE PER SALVAGUARDARE UN’AREA D’INTERESSE PAESAGGISTICO A RAGUSA IBLA

Il movimento “Tutela Terre d’Oriente” ha presentato un esposto al Dipartimento dei Beni Culturali e Ambientali e dell’Identità Siciliana riguardo la realizzazione di una costruzione in un sito prossimo a Ragusa Ibla in un’area di alto interesse paesaggistico: il territorio interessato sarebbe infatti soggetto al regime di tutela di livello 3 nel Piano paesaggistico della Provincia di Ragusa attualmente vigente in regime di adozione delle  norme di salvaguardia.

Il riscontro cartografico preliminare con le tavole di piano riferite ai livelli di tutela non aveva però consentito al Dipartimento dei Beni Culturali di Palermo di verificare il regime di tutela vigente nella porzione di territorio interessato non essendo stata trasmessa l’esatta localizzazione delle opere. Il movimento “Tutela Terre d’Oriente” ha tuttavia riportato nella nota presentata il livello di tutela 3 così è stato richiesta una relazione sulla questione sulla base di documenti in possesso del Dipartimento in cui fossero evidenziate le motivazioni che portano la realizzazione della costruzione in quel sito, ad essere in contrasto con la normativa vigente nell’area vicina a Ragusa Ibla.

Il Dipartimento di Palermo ha proceduto con le dovute verifiche ed è stata poi valutata l’opportunità di procedere al ritiro immediato in autotutela del provvedimento emesso prima che la prosecuzione dei lavori per la realizzazione della costruzione in questione determinasse ulteriori conseguenze  anche sotto il profilo del risarcimento eventualmente richiesto.

A seguito dell’esposto presentato da “Tutela Terre d’Oriente”, in merito alle nuove costruzioni in verde agricolo in territorio di Ragusa Ibla, si è preso atto con viva soddisfazione che l’Assessorato Regionale -Servizio Piano Paesaggistico, ha preso in seria considerazione la vicenda. L’Assessorato ha poi espressamente richiesto che la Soprintendenza svolga , con l’urgenza del caso, un’istruttoria finalizzata al ritiro, in autotutela del parere erroneamente emesso.

Il movimento “Tutela Terre d’Oriente” confida in un consequenziale provvedimento della Soprintendenza che riporti legalità nel procedimento, a tutela del territorio, del paesaggio e quindi della sana economia a vocazione turistica degli Iblei.

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