IL MOVIMENTO “NUOVA PROSPETTIVA” PRENDE LE DISTANZE DALL’ATTUALE COMPAGINE AMMINISTRATIVA MODICANA: IL COMMENTO DI VITO D’ANTONA

Il Consigliere del Comune di Modica di Sinistra, Ecologia e Libertà Vito D’Antona  commenta le dichiarazioni di Nino Cerruto, consigliere del movimento Nuova Prospettiva in seguito all’ennesima seduta del Consiglio Comunale andata a vuoto per mancanza del numero legale, perfino quando occorrevano dodici consiglieri presenti e, soprattutto, in occasione della discussione sul bilancio consuntivo del 2011.

Il movimento Nuova Prospettiva fino ad oggi ha sostenuto l’attuale coalizione Pd-Mpa attribuendo la prolungata inattività del Consiglio, tra le altre cose, alla latitanza dei consiglieri di maggioranza ed alcuni comportamenti del Presidente del Consiglio, che secondo Np avrebbero agevolato l’opposizione di centrodestra. Denunciando inoltre i voti trasversali tra l’Mpa e il centrodestra in Consiglio Comunale il movimento spiega di non riconoscersi più nella attuale compagine amministrativa e così il Sindaco e il Pd, a solo una anno dalle elezioni, perdono un altro alleato.

Dalle parole di Nuova Prospettiva secondo D’Antona si può trarre la conferma del giudizio che in queste settimane SEL ha dato sull’esaurimento di quella tensione politica della maggioranza, che è elemento imprescindibile per governare una città complessa come Modica. In questo senso gli appelli ai consiglieri da parte del Sindaco non sono sufficienti, se non accompagnati da una analisi profonda dei rapporti all’interno della coalizione Pd-Mpa, dei rapporti tra l’Amministrazione e i consiglieri e delle problematiche cittadine.

 “Riteniamo – conclude il Consigliere del partito di Vendola – che l’immobilismo che caratterizza da tempo il Consiglio Comunale rappresenti la spia di uno scollamento tra Amministrazione e città, in termini di problematiche cadute nel silenzio o affrontate in modo approssimativo, o, peggio, contro un sentire comune della gran parte dei cittadini: dalla variante al Prg al progetto di privatizzazione del cimitero, dalla politica finanziaria alla gestione urbanistica del territorio, dal progetto di Via Fontana agli incarichi a trattativa privata. Appare sempre più urgente una svolta radicale ed una ripresa programmatica sempre più rispondente ai bisogni e alle necessità dei cittadini, per evitare che i limiti dell’attuale coalizione possano avere effetti negativi sulla città.”  

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