IL MIO “NON INTERVENTO” ALLA DIREZIONE REGIONALE DELL’8 LUGLIO 2014

Il risultato delle elezioni europee, insperato anche qui in Sicilia, è indice della fiducia che ci hanno voluto dare, ancora una volta, gli elettori, una spinta ad andare avanti sulla strada delle riforme, intese come cambiamenti, intese come cambio di marcia, per ricominciare a far crescere la Sicilia e il Paese, restituendo fiducia e coraggio ai cittadini.

Io provengo da una di quelle provincie “difficili”, come le ha definite il segretario Raciti nella sua relazione, sono della provincia di Ragusa, dove il PD stenta a trovare una serenità nel dialogo e nel confronto, un PD spesso ostaggio di personalismi troppo spiccati e divisioni campanilistiche trasversali persino alle correnti, che inevitabilmente tengono il Partito perennemente impegnato in questioni tecniche e burocratiche, che gli iscritti e i militanti difficilmente comprendono.

Io penso di far parte di un grande partito popolare che oggi ha il dovere morale e politico di dare risposte ai cittadini, soprattutto per ciò che concerne la crisi economica, la disoccupazione, il lavoro, la scuola, il welfare.

Il contributo che vorrei dare a questa riunione, tuttavia, richiamando il documento che ha presentato Piero David a nome dell’Area Civati-Monastra, vuole approfondire alcune tematiche a cui sono particolarmente sensibile: l’ambiente e la difesa del territorio. Non possiamo lasciare che questi temi siano esclusivamente delle associazioni ambientaliste, a maggior ragione oggi che partiti come i Verdi stanno scomparendo, dobbiamo accogliere noi, in seno al nostro partito, tutte quelle sensibilità che si riconoscono nelle problematiche ambientali.

Una delle più grandi questioni che in questo momento affligge la Sicilia in tema di ambiente e difesa del territorio è l’installazione del sistema MUOS nel territorio di Niscemi, impianto che sta mettendo a serio rischio la salute dei cittadini, come già documentato da parecchi studi medici e scientifici. Persino la Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito del Senato, nella legislatura passata, aveva espresso perplessità in proposito, in occasione dell’audizione di alcuni sindaci siciliani e rappresentanti di associazioni ambientaliste, e chiesto al Governo Nazionale un approfondimento sulle ripercussioni dell’attività delle antenne sul territorio.

Ma il MUOS non mina soltanto la salute dei siciliani, il MUOS è uno strumento per la guerra e mette a rischio la PACE nel Mediterraneo.

Perciò chiedo al mio Partito di mettersi alla testa di una nuova grande battaglia per la Pace, quale erede delle battaglie condotte da Pio La Torre, negli anni 80, per la Pace e contro l’installazione dei missili nell’aeroporto di Comiso.

Ecco, dovremmo avere uno scatto d’orgoglio, una levata di scudi, e riprendere quelle battaglie per una nuova stagione di Pace in tutto il Mediterraneo.

Mediterraneo che, oggi, è diventato tomba per centinaia e centinaia di donne, uomini e bimbi che, nel tentativo di scappare da guerre, violenze e morte, affrontando traversate disumane, trovano la morte prima ancora di raggiungere le nostre coste.

La Sicilia in questo momento sta dimostrando all’Europa intera la sua grande capacità di accoglienza e solidarietà nei confronti delle migliaia di migranti che giornalmente vengono soccorsi lungo le nostre coste.

In provincia di Ragusa, in particolare a Pozzallo, le istituzioni, la Protezione Civile, i volontari della Croce Rossa e della Caritas, le forze dell’ordine e i militari sono impegnati h24 nell’accoglienza e nel soccorso dei profughi.

A questo proposito voglio esprimere la solidarietà mia e del PD provinciale di Ragusa nei confronti di Luigi Ammatuna, sindaco di Pozzallo, che è stato oggetto, nei giorni scorsi, di insulti e intimidazioni da parte di un anonimo razzista e psicotico. Luigi Ammatuna sta dimostrando di saper fronteggiare situazioni di emergenza e drammi umani, con tanta umanità, solidarietà e allo stesso tempo praticità. Donne e uomini come Giusi Nicolini e Luigi Ammatuna sono un grande esempio per il nostro Paese e per l’Europa tutt’ora indifferente!

E proprio perché la Sicilia è meta di grandi flussi migratori e teatro di tante tragedie del mare, chiedo al Segretario di invitare il Forum dell’immigrazione del PD per una conferenza sull’immigrazione da tenersi proprio in Provincia di Ragusa, a Pozzallo (comunità sensibile e solidale, come ho detto prima) o a Modica, dove il sindaco – poco sensibile per la verità, e molto razzista – ha lanciato, poco tempo fa, attraverso i mass media, “l’allarme immigrati” dicendo che i migranti sbarcati a Pozzallo e trasferiti all’ospedale di Modica avevano infestato i reparti con TBC e altre malattie infettive, creando panico e allarmismo immotivato nella popolazione.

TRIVELLAZIONI: è di questi giorni la notizia che sono riprese le trivellazioni al largo delle coste iblee per la ricerca di idrocarburi. Molte amministrazioni comunali della provincia, assieme a Legambiente e Greenpeace, stanno presentando ricorso al TAR per far revocare le autorizzazioni alle compagnie petrolifere. Partiti e movimenti si stanno mobilitando per impedire lo scempio e l’inquinamento di una delle più belle e suggestive spiagge della Sicilia, portata nelle case degli italiani con gli episodi del commissario Montalbano.

Non è questo lo sviluppo che vogliamo, non è in questo modo che può crescere la Sicilia, non c’è futuro se continueremo ad inquinare il mare, le falde acquifere o l’aria che respiriamo.

Infine, voglio denunciare lo scippo che si sta perpetrando in questi giorni, di una zona SIC che ricade in territorio di Ragusa, la Forestale di Randello, riserva demaniale. Una parte di essa, nonché una parte di spiaggia, sta per essere privatizzata e data in gestione a un esclusivo Resort, con tanto di autorizzazioni da parte del Demanio e della Sovrintendenza.

E’ impensabile che dentro una riserva, in cui viene vietato l’accesso alle auto che trasportano i diversamente abili per poter accedere alla spiaggia, viene consentito il passaggio di mezzi pesanti e la realizzazione di strutture che saranno adibite a cucine, bar e stabilimenti balneari che saranno fruiti esclusivamente dagli ospiti del Resort.

Su queste questioni chiedo che il PD siciliano dica qualcosa.

Su queste questioni e su tante altre c’è da lavorare.

Siamo un partito che ha tante potenzialità e risorse, ma anche una grande responsabilità perchè è partito di governo, del Paese e della Regione, e credo che possa fare questo ed altro. Sono una grande ottimista.

Abbiamo nelle mani una Ferrari, ma stiamo viaggiando con la terza, rischiando di far grippare il motore.

Dobbiamo avere più coraggio e affrontare – tutti uniti, il gruppo dirigente e la compagine di Governo – le difficoltà e le resistenze, ancora forti, per un reale cambiamento, per voltare pagina sul serio.

E’ questa la vera grande scommessa che oggi facciamo.”

 

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