IL MINISTRO ALFANO? HA SOLO ALOGIATO LE FORZE DELL’ORDINE

Da qualche giorno i Mass Media e i giornali hanno preso di mira il  Ministro Alfano per aver dato la notizia che l’assassino di Yara era stato assicurato alla Giustizia. Gli attacchi al Ministro, come al solito, provengono da una parte politica, che non avendo argomentazioni serie, non fanno altro che criticare senza rendersi conto di quel che dice. Ad esempio  un esponente della Lega intervistato sul caso, ha detto che il Ministro ha preso uno scivolone, (ma loro sono un caso veramente patologico) dimenticando con estrema facilita’  gli scivoloni che hanno preso loro.  Conoscendo bene il Ministro Alfano, il suo comunicato stampa non e’ stato altro che un plauso alle forze dell’ordine  per il lavoro svolto.
Oggi al TG nei titoli di apertura viene detto che il  Ministro Alfano si sente con “Il fiato sul collo”.
Credo che non abbia alcun motivo di sentirsi con” il fiato sul collo”, anche perché la notizia, a quanto pare,  era gia’ stata pubblicata sul Corriere della Sera nell’edizione di Bergamo.
Una parte politica ha atteso invano  una dichiarazione da parte del Presidente del Consiglio, ritenuta a parer mio,  dallo stesso irrilevante. Certamente il Governo , a cui il Ministro Alfano sta dando un grande contributo con il suo operato, ha cose piu’ importanti e urgenti da risolvere.
Al contrario, appare insolito l’atteggiamento del  Procuratore di Bergamo Francesco Dettori che ha testualmente dichiarato: “Era intenzione della Procura mantenere il massimo riserbo sul fermo di Massimo Giuseppe Bossetti per l’omicidio di Yara  Gambirasio.  Questo anche a tutela dell’indagato in relazione al quale, secondo la Costituzione, esiste la presunzione di innocenza”,ed  io aggiungo: esiste anche la presunzione di colpevolezza.
Il ministro Alfano ha dato l’annuncio in veste di Autorità nazionale di pubblica sicurezza, rivendicandone la valenza politica, poiché  la collettività deve sentirsi sicura  percependo  quel  senso di tranquillità che un Governo deve garantire.
E’ noto a tutti che la presunzione d’innocenza accompagna il soggetto per tutto l’iter giudiziario fino a sentenza passata in giudicato e non solo inizialmente,  pertanto la procura ha disatteso il riserbo  dovuto .che e’ durato pochissimo,  sciorinando di lì a breve tutti i particolari del caso che certamente il Ministro non poteva conoscere.
Mi auguro di non assistere in futuro a polemiche sterili e senza alcun fondamento, così come ha fatto il Procuratore di Bergamo che rivela una bramosia di mettersi in mostra che mal si coniuga con l’esigenza di riserbo tanto declamata dallo stesso.

 

 

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