“IL MARE D’INVERNO 2012”, SULLA SPIAGGIA DI MAGANUCO RACCOLTI OLTRE 20 SACCHI D’IMMONDIZIA

La scorsa domenica erano stati fermati dal ciclone “Atos” che ha colpito la provincia di Ragusa provocando numerosi danni, ma nella giornata del 18 marzo i volontari di “Fare Verde”, gli Scout Agesci Modica 3 della parrocchia di “San Massimiliano Kolbe” di Modica Alta e molti altri cittadini, hanno aperto la caccia ai rifiuti.

La ventesima edizione de “Il mare d’inverno 2012” quest’anno si è svolta nella spiaggia di Maganuco, nella zona litoranea tra Marina di Modica e Pozzallo e le circa ottante persone presenti all’evento  fin dalle 9.oo del mattino, armate di guanti, sacchi, rastrelli e pale, hanno “ripulito” la splendida spiaggia fino alle ore 12.3o.

Tra la sabbia si è trovato di tutto fino a riuscire a riempire oltre 20 sacchi d’immondizia: migliaia le cassette di polistirolo che vengono comunemente usate dai pescherecci per confezionare il pesce  le quali deturpano spiaggia e dune delle nostre coste, confermando senza dubbio l’incivile abitudine degli equipaggi dei pescherecci, di disfarsi delle cassette gettandole in mare aperto. Un atteggiamento sconcertante che conferma lo scarso rispetto per l’ambiente ed il mare, proprio da parte di chi lo vive quotidianamente, per di più traendone sostentamento. Segnale, quest’ultimo, anche di assenza di qualsiasi forma di controllo e deterrenza del fenomeno da parte delle autorità preposte, nonostante gli esposti avanzati gli anni scorsi a seguito delle precedenti edizioni della manifestazione ecologista.

Oltre al polistirolo, ancora una volta è prevalsa la plastica nelle più svariate forme. Si va dalle vasche giganti alle bottiglie, dai flaconi di detergenti alle confezioni di creme da sole e ancora imballaggi vari di enormi dimensioni, oggetti in plastica utilizzati nel periodo estivo dai bambini, cassette utilizzate per il pesce, avvolgibili in plastica.

Immancabili anche le cicche di sigarette, diversi oggetti in legno di svariate misure, pezzi di materiale per la costruzione delle barche, rifiuti in alluminio, parafanghi di autovetture, diverse corde, bombolette spray, vetro, perlopiù bottiglie, indumenti abbandonati, residui di pezzi in ceramica di wc, retine da pesca, teloni, boe, ombrelloni e sedie a sdraio abbandonate.

Nonostante le emergenze ormai diffuse in tutta Italia questa sempre maggiore invadenza di rifiuti di ogni tipo sulle nostre spiagge dimostra come nelle città in cui viviamo manchino ancora serie politiche per la riduzione e lo smaltimento dei rifiuti.

La dottoressa Maria Chiara Adamo, Referente del Circolo di Modica di “Fare Verde”,  ha spiegato come attraverso l’introduzione, ad esempio, del vuoto a rendere per le bevande, della diffusione dei detersivi alla spina, della sostituzione dei prodotti “usa e getta” con quelli riutilizzabili, ma anche a efficienti sistemi di raccolta e trattamento come la raccolta differenziata porta a porta, a Modica quasi del tutto sconosciuta, questa situazione potrebbe essere migliorata, se non addirittura risolta.

“I comportamenti  virtuosi già in uso in molte città, provincie e regioni  – ha concluso la Adamo –  possono essere d’esempio per chi ancora non è abituato a certe pratiche così da ridurre drasticamente la produzione dei rifiuti e, di conseguenza,  tutte le problematiche inerenti il loro smaltimento. Lo scopo di questa importante iniziativa è stato quello di sensibilizzare i cittadini al rispetto e all’amore per il proprio territorio, visto che ancora questo concetto non fa parte del vivere quotidiano di molte persone. Un grazie va alla provincia di Ragusa Assessorato Territorio e Ambiente e al Comune di Modica per aver collaborato alla riuscita dell’iniziativa.”

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