IL LICEO CANNIZZARO DI VITTORIA PERDE L’AUTONOMIA

 Con D.A. n. 8/GAB 5.03.2013, l’Assessore Regionale all’Istruzione  approva il piano di dimensionamento della rete scolastica della Sicilia per l’anno 2013/ 2014 che  prevede, tra l’altro, l’accorpamento fra il  Liceo Scientifico – Classico “S. Cannizzaro” di Vittoria e l’Istituto Magistrale “G. Mazzini”.  Il piano di riordino prevede l’aggregazione per tutte le scuole che non raggiungano il numero di 600 studenti, e il  Cannizzaro conta  “solo” 574 studenti nell’anno 2013.

Per sole 26 unità, dunque, una scuola che ha costituito un pilastro nella storia e nella cultura della nostra Città e che tante figure eccellenti ha formato, perde la sua identità e diviene parte di una più grande istituzione con un potenziale di circa 1500 studenti. Ben sappiamo quante e quali potranno essere le problematiche organizzativo-gestionali, nonché i possibili rischi disciplinari che una Istituzione così sovradimensionata potrebbe presentare, ma le necessità di risparmio sembrano non fermarsi neanche di fronte alla scuola che, invece, dovrebbe essere l’unica “isola felice”, sulla quale operare investimenti nel senso dello sviluppo e del miglioramento dell’offerta formativa e delle condizioni di lavoro per insegnanti e studenti.

Che poi il “colpo della scure” arrivi per una differenza inferiore al 5% del valore soglia, questo lascia ancora più amareggiati e induce a ritenere che, se è vero che è necessario razionalizzare, è anche vero che la cultura è l’unico elemento sul quale puntare per uscire dalla attuale condizione di crisi e che proprio questo tipo di Istituti serve a formare quanti abbiano intenzione di proseguire nel percorso di studi fino ai livelli più elevati: le esigenze di spesa devono dunque essere mediate con il buon senso.

            D’altra parte in altri ambiti, come ad esempio il settore della sanità, le “stringenti” indicazioni normative, quali ad esempio la chiusura di piccoli punti nascita o di piccoli ospedali a scarso potenziale assistenziale, è stata sospesa o annullata sulla base di valutazioni del contesto sociale in cui avvenivano. Esistono possibili alternative a quanto disposto:

  • Nel vicino Comune di Comiso abbiamo un Liceo Scientifico – Classico con circa 300 studenti che è stato aggregato alla Ragioneria: non sarebbe più logico aggregarlo all’analogo di Vittoria realizzando così una struttura di dimensioni sostenibili (circa 900 alunni) con identiche problematiche organizzative e didattiche?
  • Sempre a Comiso, esiste un Liceo Artistico anch’esso sottodimensionato, perché allora non aggregare  con questo, raggiungendo sempre il numero ragionevole di circa 900 alunni ?

Rispetto alle superiori ipotesi non si può neanche richiamare i “motivi di campanile” in quanto, leggendo il decreto, si contano innumerevoli aggregazioni fra scuole di Comuni diversi (Giarratana-Monterosso, S. Margherita Belice-Montevago, Burgio-Caltabellotta, Sommatino-Delia, Mussomeli-Caltanisetta, Ribera-Sciacca, solo per citare alcuni esempi).

E infine, tenuto conto che la distanza dalla soglia è così breve,che quest’anno le preiscrizioni superano di 20 unità il numero dei maturandi e che alcune regioni, Lazio in testa, hanno sospeso l’applicazione della norma in quanto ancora oggetto di discussione e passibile di revisione, non si potrebbe “sospendere” l’aggregazione ?

Saremo dunque promotori di una mozione che verrà presentata in Consiglio Comunale nella seduta di lunedì 11 marzo al fine di rappresentare formalmente il problema presso le istituzioni.

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