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IL LATO COMICO DI SHYLOCK
12 Nov 2014 07:13
Cari amici di Ragusa Oggi, questa settimana vi voglio parlare di uno dei grandi maestri del teatro mondiale,William Shakespeare. Dall’11 al 16 novembre 2014 debutta al Teatro Bellini di Napoli Il Mercante di Venezia. A portare in scena uno dei drammi più conosciuti del Bardo sarà la Popular Shakespeare Kompany, che si impegna ogni anno a mettere in scena un classico, con l’intento di continuare ad offrire al pubblico grandi testi, con modalità produttive nuove, che trasformino la crisi in occasione di rinnovamento e creatività.
Ad interpretare il meschino protagonista Shylock è uno dei volti più noti del cinema italiano Silvio Orlando.
La storia del Mercante è ben conosciuta: siamo nella Venezia del XVI secolo,capitale indiscussa del commercio marittimo. Bassanio, giovane gentiluomo veneziano privo di mezzi economici, è innamorato di Porzia, ricca ereditiera di Belmonte. Per poter aspirare degnamente alla sua mano, ha bisogno urgente di almeno tremila ducati. Li chiede in prestito al suo carissimo amico Antonio, mercante in Venezia il quale, però,si trova in momentanea difficoltà. Malgrado ciò, lo vuole aiutare per cui deve farsi garante presso Shylock, usuraio ebreo. Ma Shylock odia ferocemente Antonio poiché presta denaro gratuitamente,facendo così abbassare il tasso d’interesse in città. Nonostante ciò, il prestito viene accordato ma l’ebreo vuole, in caso di mancato rimborso, una libbra della carne di Antonio.
La vicenda finisce davanti al doge che amministra la giustizia a Venezia: Shylock non accetta una somma ben tre volte superiore offerta da Porzia e si appella al contratto sottoscritto dalle parti, pretendendo che il tribunale gli dia ragione e gli consenta di staccare una libbra di carne dal corpo di Antonio. Ne fa una questione di principio. In realtà vuol vendicarsi di Antonio che in pubblico ha umiliato lui e il suo popolo con i peggiori epiteti. E d’altronde la legge è dalla sua parte.
Ma come spesso accade, la crudele richiesta alla fine gli si rivolgerà contro.
Con un opportuno e scaltro espediente, la difesa trova un cavillo legale e fa condannare il povero Shylock alla confisca totale dei beni per aver attentato alla vita di un cittadino della Repubblica.
Per lui è la fine. Ma al danno si aggiunge la beffa: Shylock è costretto ad abiurare e a convertirsi
al cristianesimo.
Il Mercante è un testo di straordinaria attualità, che tocca temi come intolleranza,razzismo,senso dell’etica, denuncia delle false apparenze, un testo in cui emerge tutto il potere del denaro.
In esso assistiamo allo scontro violento tra la finanza dal volto umano, impersonata da Antonio, e la finanza spietata che indossa i panni di Shylock. Il vero mostro che aleggia nell’opera shakespeariana non è Shylock ma il denaro. Per esso gli uomini calpestano la dignità dei loro simili, incuranti dei sentimenti di ognuno.
La rilettura del regista Valerio Binasco, distaccandosi dalla classicità, “solletica” i giovani
I dialoghi esaltano il lato comico nascosto nel testo e lo spettatore avrà molte occasioni per ridere, grazie anche alla caratterizzazione di alcuni personaggi dotati di un grande senso dell’umorismo come Porzia (BarbaraRonchi), Nerissa (Milvia Marigliano) e Lancillotto (Sergio Romano).
La scelta registica di Binasco può far storcere il naso agli amanti del «classico», tuttavia bisogna riconoscere che il «suo» Mercante sta riscuotendo ovunque un grande successo sia di pubblico che di critica,grazie anche alla magistrale interpretazione di Silvio Orlando nei panni dell’usuraio Shylock, affiancato da un valido e convincente Nicola Pannelli, nel ruolo di Antonio. La scenografia fatta di pochi oggetti è di Carlo de Marino. I costumi sono di Sandra Cardini che ci riporta in una Venezia della prima metà del secolo scorso.
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