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IL JAZZ E I GIOVANI TALENTI CHE CRESCONO
24 Ago 2013 11:37
Nello spazio incantevole di Casa Ciomod, piccolo eden dei sapori e dei colori di quel guru dell’ospitalità che è Innocenzo Pluchino, si è svolto un bellissimo concerto del giovane talento modicano Giacomo Caruso, pianista precocemente fiorito e formatosi alla scuola di Groningen.
Il jazz ha la magica capacità di rendere naturale, quasi quanto un respiro, qualunque situazione musicale e qualunque gesto creativo: ieri sul palco con Giacomo (appena ventiquattrenne) c’erano musicisti, suoi sodali di college, meno che ventenni. In un contesto classico il peso degli anni (mancanti) si sarebbe sentito, nella pressione degli schemi, dei riti, dei miti che ancora vi fanno funzionare il fare musica. Nel contesto di un set jazzistico puoi notare l’acerbità del linguaggio ma sprofondi nel gusto dell’invenzione, nel vortice del fraseggio, nell’erotismo del timbro.
Giacomo ha una tavolozza espressiva completa: aggredisce gli standards come se li suonasse da 30 anni, piazza i suoi clusters con sapienza drammaturgica, usa la sinistra come una potente voce dissonante e poi – improvvisamente – si spedisce risoluto in un drive possente con tanto di scansione canonica in 4/4!
A fine concerto gli abbiamo chiesto se i pianisti che ci erano venuti in mente ascoltando i suoi due primi solo-tracks erano state nostre allucinazioni: ci ha confermato tutto, Paul Bley, il primo Chick Corea, Kenny Warner. Lui ha aggiunto Ran Blake e, naturalmente, il divino Jarrett.
Ma sta già cercando il suo linguaggio ed è a buon punto, specie quando il quartetto propone materiale autoctono: temi pungenti, geometrici, a firma dei quattro, che mostrano già ora di curare non solo la tecnica improvvisativa (come si conviene per un jazzista) ma anche la sapienza compositiva (come si conviene per un musicista tout-court).
Il sax tenore del giovanissimo Sergej Avanesov, russo, ci ha particolarmente colpito per la vorticosità di alcuni passaggi e la fluidità del fraseggio.
Una bella istantanea delle qualità di Giacomo la offre il dvd registrato lo scorso anno per l’edizione 2012 di Jazzin’ for Avis, al cui patrocinio si deve anche la proposta di ieri sera: 90 minuti di musica torrenziale, in compagnia dei suoi maestri Joris Tepee e Steve Altenberg. Il dvd si può chiedere a Giacomo direttamente alla sua pagina facebook.
Per chiudere, il bel libro di Milkowsi Le leggende del jazz, riccamente illustrato, con schede dei protagonisti della storia di questa meravigliosa musica.
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