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Il Giro dell’Italia in 365 giorni parte da Catania
30 Dic 2019 15:06
Il giro dello Stivale in 365 giorni: si presenta così, con echi da romanzo d’avventura, l’impresa che inizierà con l’alba del 2020 per Luca Naso.
Originario del Calatino (Caltagirone, San Michele di Ganzaria e Mirabella Imbaccari) e catanese adottivo da anni, dopo esperienze professionali in Inghilterra, Polonia e Cina, Luca Naso è un runner amatoriale, astrofisico e data scientist. A tenerlo però impegnato dall’1 gennaio 2020 al prossimo 31 dicembre sarà un’impresa che non riguarda la sua professione, ma che ha scelto di affrontare dotato solo delle sue gambe e della sua forza di volontà: percorrere i confini d’Italia, ovvero l’intero perimetro dello Stivale, in 365 giorni.
Un’idea che Luca accarezza da un paio d’anni. Da oltre 10 è appassionato di corsa, ha 4 maratone alle spalle, adesso la sfida più grande: correre per un anno intero disegnando con i suoi passi il perimetro d’Italia. Perché un’impresa così grande e simbolica? Così la racconta Luca: “Credo nella forza dei sogni e sono convinto che conoscere i propri sogni ed impegnarsi per far in modo che si realizzino, ci renda persone migliori. Io comincio da qui, da questa idea che porto dentro da anni e che mi è sempre sembrata troppo grande per diventare vera. Non so bene come sia nata in me, ma so che da quando è nata non ha fatto altro che crescere di giorno in giorno fino a diventare un vero e proprio sogno. Questa impresa rappresenta per me la possibilità di esplorare l’ignoto. Creo qualcosa che prima non esisteva, definisco un nuovo standard, con cui magari altri in futuro potranno confrontarsi”.
Non è solo un’idea di coraggio ed empowerment umano che Luca porterà con sé nella sfida chiamata “Correre ai confini”, ma anche la voglia e la necessità di affrontare una sfida dove il rischio non sia interamente calcolabile e ogni passo sia condiviso con chi vorrà partecipare all’impresa: ”Ho sentito un paio di mesi fa che il 2020 sarebbe stato l’anno giusto ed allora sto lavorando con amici e qualche partner per organizzare tutto nel più breve tempo possibile. Molte cose importanti, come il monitoraggio fisico, sarà curato da specialisti. Ma molte altre, come l’ospitalità e l’accoglienza, saranno il frutto della generosità e della fiducia di chi incontrerò strada facendo. Non è possibile pianificare tutto – conferma Luca Naso – proprio come nella vita. Il senso più bello di questa impresa sarà proprio quello di fare un salto al buio, un esperimento sociale la cui riuscita si regge sulla fiducia e sull’energia delle persone che incontrerò e che non conosco ancora. Ho deciso di farlo perché credo nel potere della condivisione e nel fatto che insieme siamo in grado di realizzare opere grandiose, che da soli non potremmo neanche immaginare. Ho deciso di farlo perché credo nel valore della dimensione umana nei suoi aspetti di tempo, corpo, ambiente e intelletto. Credo nel valore di fare le cose nel giusto tempo e non necessariamente nel minor tempo possibile; nel valore di prendersi cura del proprio corpo; nel valore di rispettare la natura e mantenere una vita di relazioni sociali; nel valore dell’invenzione e dello sviluppo tecnologico (e.g. internet e le tecnologie digitali), che le persone possono usare per migliorare sè stessi e ciò che possono realizzare.
Questi valori mi aiuteranno nell’organizzazione dell’impresa, che cercherò dunque di gestire in maniera sostenibile – evitando sprechi, eccessi, rispettando la natura ed i territori – e partecipata – con l’indispensabile supporto di persone e gruppi di appassionati sparsi lungo tutto il Paese”.
Il progetto Correre ai confini
Tabella di marcia serratissima, Luca correrà 6 giorni a settimana, per 30 chilometri al giorno, suddivisi in due tappe. Il tracciato previsto è di oltre 8800 chilometri, incluse le due isole maggiori, Sicilia e Sardegna, e una deviazione all’interno per toccare anche l’Umbria. La buona riuscita dell’impresa coinvolge tre aree principali: fisico, mente ed organizzazione.
Fisico – Luca è supportato da un team tecnico composto da un allenatore, un nutrizionista ed un medico, tutti con esperienza diretta di corsa. Tutto il team è convinto che Luca sia nelle condizioni fisiche e mentali per completare la sfida, nei tempi e nelle modalità definite.
Mente – Il punto di partenza è la grande forza di volontà di Luca, che dovrà essere alimentata dal sostegno di parenti, amici, colleghi e nuovi supporter da trovare lungo la strada. Sarà presente anche il supporto di uno psicologo dello sport.
Organizzazione e logistica – Qui inizia il vero esperimento sociale di Luca Naso: alcune cose sono state già organizzate, ma la maggior parte no. Luca si affida all’accoglienza di chi si imbatterà nella sua impresa per le necessità di vitto, alloggio, trasporto del bagaglio, attrezzatura, controlli medico-sanitari, definizione dettagliata del percorso e raccolta dati. Dove possibile, verrà privilegiata la soluzione offerta da persone, professionisti e aziende delle zone vicine al percorso della corsa.
Saranno ricercati degli sponsor in linea con i valori ispiratori dell’impresa, capaci di operare da partner autentici dell’iniziativa. Tempestive risposte alla richiesta di supporto lanciata da Luca sono subito arrivate da tante parti d’Italia: Calabria, Campania, Lombardia, Marche, Valle d’Aosta. La stessa FIDAL (Federazione Italiana Di Atletica Leggera) ha visto di buon occhio l’impresa a livello nazionale e diverse società sportive stanno già collaborando attivamente su alcune tappe, oltre ai tanti runner che hanno manifestato il desiderio di affiancare Luca durante alcune corse. Il dinamico gruppo giovani lombardi della Croce Rossa italiana ha da subito fatto valere il suo motto, “un’Italia che aiuta”, e ha deciso di contribuire per la realizzazione di questa impresa. Fondamentale anche il supporto manifestato anche Runner’s World, che sin dall’inizio ha manifestato grande entusiasmo per Correre ai confini, decidendo di raccontare l’evolversi dell’impresa sia sulle pagine del sito web sia su quelle del magazine cartaceo.
La partenza
Luca Naso partirà l’1 gennaio 2020 alle ore 7,15 da piazza Leonardo Sciascia a Catania (all’inizio del lungo mare, sotto Piazza Europa).
Correre ai confini in numeri
8876 km: l’attuale stima della lunghezza complessiva percorsa
296: il numero dei giorni effettivi di corsa. Luca correrà 6 giorni a settimana.
591: il numero di tappe previste
Come seguire e supportare Luca
Luca condividerà tutta l’impresa con chi vorrà seguirlo! Sul sito www.correreaiconfini.it saranno pubblicati aggiornamenti sul percorso e interventi sulle attività sportive e non di Luca; lì è possibile dare la propria disponibilità per sostenerlo e supportarlo attraverso accoglienza e servizi necessari. Luca darà continui aggiornamenti anche sull’account Facebook Correre ai confini, su Instagram @correreaiconfini.
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