Il dramma dei lavoratori del Fontanarossa di Catania: 1000 cassaintegrati

La situazione è davvero drammatica. Quasi mille lavoratori in cassa integrazione straordinaria o in deroga, «stagionali restati fuori da ogni tutela», ma anche fatturati azzerati, indotto crollato tra autonoleggi, parcheggi e attività commerciali.

All’aeroporto è super emergenza, operatività a scarto ridottissimo, solo 4 voli al giorno da e per Roma, grande preoccupazione da parte dei sindacati. «Non è una situazione sostenibile, deve intervenire il governo, forse l’Europa, bisogna urgentemente prolungare gli ammortizzatori sociali, crearne di nuovi per gli stagionali, rendere strutturale il fondo di solidarietà trasporto aereo, adesso rifinanziato anno su anno».

Alessandro Grasso, segretario provinciale della Filt Cgil lancia l’allarme e riporta le richieste fatte a livello nazionale dal sindacato. Non senza condividere la “battaglia” locale con le altre sigle sindacali, Fit-Cisl e Ugl, con le quali ha scritto anche al responsabile del personale Sac per chiedere un incontro su una serie di punti (ferie, tfr, anticipazioni, sospensione di consulenze esterne, riduzione retribuzione dirigenti) conseguenti alla procedura per la cassa integrazione straordinaria.

«Anche se – afferma – non è il momento di fare contrapposizioni, ma di trovare assieme delle soluzioni, rinunciare ad alcuni benefit che in periodi normali non sarebbero in discussione». Sull’altro fronte, anche per l’ad di Sac, Nico Torrisi, «la situazione è catastrofica, siamo obbligati a tenere aperto l’aeroporto: i costi ci sono, le entrate sono praticamente azzerate. Adesso è il momento della responsabilità, coi sindacati dobbiamo lavorare insieme per affrontare questa situazione. Il governo dovrà inventarsi qualcosa, ma dobbiamo farci trovare pronti per la ripartenza, correggere i difetti e recuperare i gap che c’erano».

 

Fonte: La Sicilia

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