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IL DIABETE NEMICO ANCHE DEL COLESTEROLO “BUONO”
03 Set 2014 19:52
Un importante studio presso la Warwick University ha messo in evidenza come il diabete possa aumentare il rischio di patologie cardiovascolari andando ad agire negativamente sul colesterolo “buono”.
I ricercatori hanno dimostrato che una molecola derivante dal glucosio, il metilgliossale (MG), va a danneggiare il colesterolo “buono” HDL determinandone una significativa diminuzione.
Ciò determina uno stato di ipercolesterolemia poiché l’HDL è fondamentale per rimuovere il colesterolo “cattivo” in eccesso nell’organismo.
In pratica il metilgliossale si accumula in seguito alla diminuzione dell’attività dell’enzima Glo 1 che ha la capacità di convertire l’MG in una sostanza non tossica.
Quando ciò non avviene l’MG esercita effetti negativi sull’organismo su molti fronti tra cui, come si è scoperto, quello di destabilizzare il colesterolo HDL, andando a danneggiare l’aminoacido arginina (con una capacità di 40 mila volte superiore al glucosio), uno dei “mattoncini” di cui è costituita la molecola, in un punto importante per la corretta funzionalità del colesterolo “buono”.
«Il danno prodotto all’HDL dall’MG è una nuova e presumibilmente importante causa di HDL basso e non funzionale e potrebbe essere responsabile fin del 10% del rischio di disturbi cardiaci».
Ciò apre la prospettiva verso l’individuazione di trattamenti specifici per ridurre il rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari nei pazienti diabetici e non solo poiché, alti livelli di metilgliossale si riscontrano anche in altre situazioni cliniche quali obesità, disfunzioni renali e cardiovascolari.
Gli autori dello studio spiegano: «Dopo aver capito in che modo l’MG danneggia l’HDL possiamo concentrarci sulla messa a punto di farmaci che riducano la concentrazione di MG nel sangue, ma non sono solo i farmaci a poter essere utili. Cioè, potremmo ora sviluppare nuovi integratori alimentari che riducono il MG aumentando la quantità di Glo 1 (Glyoxalase 1) che converte il metilgliossale in sostanza innocua. Questo significa che in futuro avremo sia nuovi farmaci che nuovi alimenti che possono aiutare a prevenire e correggere bassi livelli di colesterolo “buono”, il tutto attraverso il controllo del metilgliossale».
(fonte: «Arginine-directed glycation and decreased HDL plasma concentration and functionality»,
studio pubblicato sulla rivista Nutrition and Diabets 01 Settembre 2014).
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