IL DIABETE NEMICO ANCHE DEL COLESTEROLO “BUONO”

Un importante studio presso la Warwick University ha messo in evidenza come il diabete possa aumentare il rischio di patologie cardiovascolari andando ad agire negativamente sul colesterolo  “buono”.

I ricercatori hanno dimostrato che una molecola derivante dal glucosio, il metilgliossale (MG),  va a danneggiare  il colesterolo “buono” HDL determinandone una significativa diminuzione.

Ciò determina uno stato di ipercolesterolemia poiché l’HDL è fondamentale per rimuovere il colesterolo “cattivo” in eccesso nell’organismo.

In pratica il metilgliossale si accumula in seguito alla diminuzione dell’attività dell’enzima Glo 1  che ha la capacità di convertire l’MG in una sostanza non tossica.

Quando ciò non avviene l’MG esercita effetti negativi sull’organismo su molti fronti tra cui, come si è scoperto, quello di destabilizzare il colesterolo HDL, andando a danneggiare l’aminoacido arginina (con una capacità di 40 mila volte superiore al glucosio), uno dei “mattoncini” di cui è costituita la molecola, in un punto importante per la corretta funzionalità del colesterolo “buono”.

«Il danno prodotto all’HDL dall’MG è una nuova e presumibilmente importante causa di HDL basso e non funzionale e potrebbe essere responsabile fin del 10% del rischio di disturbi cardiaci».

Ciò apre la prospettiva verso l’individuazione di trattamenti specifici per ridurre il rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari nei pazienti diabetici e non solo poiché, alti livelli di metilgliossale si riscontrano anche in altre situazioni cliniche quali obesità, disfunzioni renali e cardiovascolari.

Gli autori dello studio spiegano: «Dopo aver capito in che modo l’MG danneggia l’HDL possiamo concentrarci sulla messa a punto di farmaci che riducano la concentrazione di MG nel sangue, ma non sono solo i farmaci a poter essere utili. Cioè, potremmo ora sviluppare nuovi integratori alimentari che riducono il MG aumentando la quantità di Glo 1 (Glyoxalase 1) che converte il metilgliossale in sostanza innocua. Questo significa che in futuro avremo sia nuovi farmaci che nuovi alimenti che possono aiutare a prevenire e correggere bassi livelli di colesterolo “buono”, il tutto attraverso il controllo del metilgliossale».

 

(fonte: «Arginine-directed glycation and decreased HDL plasma concentration and functionality»,

studio pubblicato sulla rivista Nutrition and Diabets 01 Settembre 2014).

 

 

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