IL DEPUTATO FINIANO RIBADISCE LA SUA CONTRARIETA’ AL NUOVO GOVERNO REGIONALE

L’on. Carmelo Incardona, deputato regionale del Pdl – Sicilia, stamani si è incontrato con il coordinatore regionale di Futuro e Libertà, l’on. Pippo Scalia, per rinnovare il suo no al governo Lombardo quater che prevede l’ingresso del Pd in giunta attraverso degli assessori tecnici.

“Nell’incontro di oggi con l’on. Scalia – dichiara Incardona – ho espresso la mia condivisione sulle perplessità all’appoggio al nuovo governo Lombardo, già espresse dal coordinatore regionale sulla stampa, e ho ulteriormente ribadito la mie contrarietà e quelle che mi provengono direttamente dal territorio che rappresento, perché il nuovo governo non solo sarebbe il quarto in due anni, ma sarebbe un governo a trazione Pd, cioè con un appoggio diretto del partito democratico, in antitesi con le idee della destra e con il progetto di rinascita del nuovo centro destra proposto dal presidente Fini a Mirabello.

Giovedì scorso avevo già delineato la mia posizione di netta contrarietà al sostegno al nuovo governo Lombardo durante l’incontro con i deputati finiani siciliani, perché il nascituro governo, estrometterebbe i politici, gli unici legittimati dal popolo a governare e sarebbe figlio di un ribaltone politico che i nostri elettori non capirebbero e non perdonerebbero. Fare da stampella ed essere il bersaglio dell’intera opinione pubblica e della nuova opposizione, che vedrebbe fra le sue fila i nostri ex alleati, ovvero i miccicheiani del PdL – Sicilia, annullerebbe di fatto la rinascita del nuovo partito di centro destra, che trova la sua base di legittimazione in un elettorato storicamente legato ai principi della legalità, della correttezza, della meritocrazia, vicina ai problemi sociali della gente, rilanciato dal presidente Fini.

Il progetto creato dal presidente Fini, con la nascita di Generazione Italia prima e dei gruppi parlamentari di Futuro e Libertà poi, rappresenta sicuramente la strada maestra da seguire, a cui io personalmente, ma anche il territorio che rappresento, hanno aderito con entusiasmo e a cui ci rifacciamo con lealtà e con forza costruttiva, e per non vanificare tutti gli sforzi fatti fino ad oggi, dovremmo continuare con la linea riformatrice tenuta dal Pdl Sicilia all’Ars, ma qualora le condizioni non dovessero più persistere l’unica strada sarebbe quella di lavorare per la Sicilia e i siciliani fuori da un governo composto da nostri avversari storici.

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