“IL CONSORZIO DIA UN SEGNALE DI RICONCILIAZIONE E RITIRI IL RICORSO AL TAR”

“Se da un lato capisco la frenesia della campagna elettorale, dall’altro non comprendo come si possa rimanere taciti dinanzi allo scempio che si sta verificando della nostra Università iblea e, soprattutto, mi appare assai inquietante il silenzio politico sulla “questione Università” e sui suoi ultimi drammatici risvolti”.

E’ quanto afferma Sonia Migliore, dirigente dell’Udc di Ragusa, dicendosi fortemente convinta che “ogni organismo deputato, quindi Consorzio, Comune, Provincia, debba innanzitutto e immediatamente ristabilire toni di equilibrio e mediazione per facilitare una interlocuzione serena con il rettore Recca al fine di assicurare un futuro alla nostra facoltà. Non è possibile immaginare un futuro dell’Università iblea – aggiunge Migliore – se la conduzione dei termini di interlocuzione scade nei regimi della carta bollata; né sarebbe comprensibile, o giustificabile, una rassegnazione della nostra classe politica riconducibile alla perdita della facoltà, come negli ultimi anni si evince dalla perdita degli altri corsi di laurea. Ritengo che un eventuale passo indietro, ritirando il ricorso al Tar nel contesto di una parallela nuova e serena interlocuzione con il rettore, aiuterebbe la ricerca di una soluzione accettabile da entrambe le parti e soprattutto nell’interesse non solo degli studenti, delle loro famiglie, dei lavoratori e dei docenti, ma anche nella riconquista di una dimensione più ampia che vedrebbe crollare una importante realtà socio-culturale ed economica del nostro territorio”.

“Quindi – continua Sonia Migliore – rivolgo il mio appello, accorato e forte, alle parti interessate affinché possano riequilibrare e distendere i toni della questione. E invito il commissario della Provincia ad effettuare una variazione di bilancio e quindi a ripristinare la somma destinata all’Università che già costituirebbe garanzia di pagamento per l’Ateneo catanese con cui ricordo abbiamo  stipulato un contratto. Se responsabilità ci sono, è un bene che vengano fuori adesso, visto che siamo in campagna elettorale, e se qualcuno si dovesse tirare indietro che se ne assuma la piena responsabilità politica: sono convinta però che, dinanzi ad un gesto di conciliazione, il rettore, con cui ho avuto già un dialogo assieme all’on. Orazio Ragusa, sarebbe ben lieto di offrire soluzioni che possano ridare speranza e soprattutto un futuro alla nostra Università, anche a costo di perdere il primo anno accademico, come di fatto è accaduto. Bisogna volare alto e comprendere che, in un momento come questo, con la contrapposizione non andiamo da nessuna parte”.

 

 

 

 
                

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