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IL CONSIGLIO HA ESPRESSO UN’INDICAZIONE POLITICA SULLA SCELTA DEL LIBERO CONSORZIO
11 Giu 2014 04:37
Votate le quattro mozioni di indirizzo sulla costituzione dei liberi consorzi.
Bocciate quelle presentate dai consiglieri D’Antona, Cavallino, Ruffino, Colombo, Rizza e Gugliotta, così come quella dei consiglieri Giovanni Scucces e Andrea Rizza.
Ottengono voti favorevoli le mozioni di indirizzo della maggioranza con emendamento che è stato presentato anche nella mozione di indirizzo presentata dai consiglieri Giovanni Spadaro e Carmelo Cerruto del PD.
Presenti ventisette consiglieri, il presidente del consiglio comunale, Garaffa, comunica sulle due riunioni della conferenza dei capigruppo in ordine alla costituzione dei liberi consorzi e informa che la mozione D’Antona , Cavallino, Ruffino, Colombo e Gugliotta è stata sottoscritta anche dal consigliere Giovanni Rizza.
Il consigliere di maggioranza Piero Armenia ha illustrato l’emendamento alla precedente mozione di maggioranza nella quale i consiglieri comunali “essendo a favore della costituzione del Consorzio denominato Val di Noto o del Sud Est con i comuni di Avola, Noto, Pozzallo, Scicli, Ispica, Buscemi, Buccheri, Ferla, Canicattini Bagni, Palazzolo Acreide, Rosolini, Pachino, Portopalo di Capo Passero e altri comuni che intendano aderire, danno mandato all’amministrazione comunale perché, col supporto di un gruppo composto da consiglieri comunali con rappresentanza della maggioranza e della minoranza nonché da personalità ed esponenti delle associazioni di categoria rappresentanti il tessuto sociale, economico e culturale della città, promuovano, sostengano e producano ogni atto necessario per la costituzione del libero consorzio denominato Val di Noto/ del Sud Est o altre ipotesi”.
Le finalità e gli obiettivi per la costituzione del libero consorzio vengono illustrati dal consigliere Piero Armenia e costituisce un allegato alla mozione.
Il consigliere Vito D’Antona chiede il da farsi dal punto di vista procedurale considerato che si è in presenza di un solo documento. Quindi andrebbero azzerate le altre quattro mozioni e riportare il punto in consiglio comunale come d’obbligo e quindi quella presentata, come nuova, non può essere trattata.
Il consigliere del Pd Carmelo Cerruto ritiene che quella presentata dalla maggioranza è quella del PD quindi si può procedere anche se il gruppo è disponibile a trovare maggiori convergenze in consiglio.
Il consigliere Tato Cavallino non si dichiara d’accordo per un rinvio visto che oggi si deve decidere.
Non ci sono più mozioni da intestare a qualcuno; la maggioranza ha riaperto il dibattito e quindi il consiglio deve confrontarsi per trovare una sintesi. L’allegato alla mozione invece non è coerente in quanto ritorna su aspetti non condivisi in quanto sembra aprire ai comuni iblei.
La mozione originaria della maggioranza viene ritirata per voce del consigliere Piero Covato atteso che è stata emendata dal nuovo testo.
Il consigliere Giovanni Scucces chiede quale tipo di geografia si sta creando in consiglio valutato che il consigliere Cavallino ha nei fatti ritirato la firma alla mozione D’Antona e altri.
Il presidente del consiglio comunale afferma che a norma di regolamento si tratta di proposte per provocare una discussione e quindi non si tratta di adottare la mozione quindi si può discutere anche se non prevista all’ordine del giorno.
Il sindaco Abbate ritiene che si è data la possibilità di condivisione del percorso. C’è il dato nuovo della costituzione di una commissione composta da consiglieri che aiutino il sindaco ad andare avanti.
Sulla prima mozione, la maggioranza ha presentato un emendamento che recepisce alcuni importanti argomenti offerti da alcuni consiglieri. Si tratta di un percorso nuovo che viene messo a disposizione del consiglio comunale. Oltre questo non si può andare.
E’ chiaro che poi saranno i cittadini con un referendum a decidere che è un dato democraticamente importante e che va evidenziato. Tutto il resto è marginale. E ritiene che questo è il pensiero di tutta la maggioranza. Necessario andare avanti.
Il consigliere Michele Colombo ritiene che il confronto sarà fatto in città rispetto però ad una delibera che sarà adottata. Tutti sanno che il popolo è sovrano e non si sta negando nulla di tutto questo. Niente demagogia, dunque. Bisogna fare chiarezza nella minoranza su come procedere.
Il consigliere Andrea Caruso ritiene che la delibera è propedeutica al referendum popolare. Colombo non ha compreso che i cittadini saranno chiamati a votare se Modica dovesse guardare fuori dai confini della ex provincia. Colombo non è d’accordo con questa impostazione.
Il consigliere Carmelo Cerruto nega ogni tatticismo e il Pd è stato coerente sin dall’inizio ma registra atteggiamenti ostruzionistici in consiglio. Rivendica la posizione del Pd che è passata da un dibattito interno e conferma la posizione espressa.
Il consigliere Giovanni Scucces ribadisce che la commissione dei consiglieri dovrà portare avanti l’idea primaria della maggioranza ovvero il Consorzio del Val di Noto anche se la mozioni non li indica. Non intravede aperture su altre mozioni che invece ritiene che vadano fatte con uno spirito di concertazione in consiglio. I cittadini poi possono votarla adottandola o respingendola. Si dichiara contrario ad un atto di forza.
Il consigliere Luigi Giarratana invita ad andare avanti mentre il consigliere Andrea Rizza si dichiara confuso. Il sindaco doveva essere presente nelle riunioni formali e informali che si sono fatte.
Gli incontri, si dice, sono stati tranquilli ma la verità è che non c’è una vera apertura utile a conciliare le posizioni. Nelle riunioni si dice una cosa e nel consiglio un’altra.
Il consiglio viene sospeso per quindici minuti per consentire ai gruppi di chiarirsi su alcuni punti della mozione. Alla ripresa dei lavori sono presenti ventisei consiglieri comunali.
Il consigliere Piero Covato valuta che la mozione del Pd gli è sembrata la più vicina a quella della maggioranza per cui chiede di metterla a votazione.
Il consigliere Vito D’Antona riferisce che in un anno il sindaco ha sempre detto che avendo vinto le elezioni non ha ritenuto mai dare spazio alle opposizioni neanche a livello di confronto.
Oggi c’è una apertura che è poi una necessità in quanto occorre il voto di venti consiglieri comunali.
Se li avesse avuti questi voti il sindaco non avrebbe neanche reso possibile il rinvio della seduta precedente del consiglio ne tantomeno aver bisogno di chiedere voti altrove. Bolla come dannosa questa soluzione: questo consorzio non ha capacità competitiva con le altre aree. Si tratta del penultimo consorzio siciliano incapace di intercettare finanziamenti. Si è frantumata l’ex provincia di Ragusa che adesso ha maggiori rischi per subire la soppressione della Prefettura come vuole fare il governo. Questa ipotesi è già perdente oggi, si immagini quale sarà il futuro delle prossime generazioni. Se l’operazione dovesse andare male sarebbe difficile fare un passo indietro. Ci sono poi comuni in cui si è votato in queste settimane, Scicli, Ispica e Pozzallo non intendono aggregarsi e quindi lascia tutto in sospeso. Modica si assumerà una forte responsabilità a rompere l’equilibrio di una ex provincia prolifica. Si dovrà rinunciare ad un patrimonio infrastrutturale, economico, culturale e sociale enorme.
Quindi la sua è una posizione contraria con la mozione di maggioranza. E’ un Consorzio riduttivo per le giovani generazioni che guardano all’Europa.
Il consigliere Carmelo Cerruto rivendica la decisione democratica del PD, sostiene che non c’è nessuna contaminazione di maggioranza. Quindi nessuna sintonia con le posizioni del consigliere D’Antona. Il PD rimane coerente con la propria idea che la maggioranza ha fatto propria grazie all’emendamento presentato. Il PD rimane opposizione e coerente con la decisione assunta.
Il consigliere Ivana Castello rimarca la diversità della sua posizione rispetto al resto del gruppo del PD, annuncia un voto di astensione. Contesta la legge così come è stata fatta.
Il consigliere Andrea Caruso sostiene che non c’è alcuna contaminazione e la maggioranza aderisce ad un’idea condivisa.
Il consigliere Tato Cavallino manifesta palesemente che è emerso un accordo tra sindaco e presidente del consiglio comunale sulle scelte da fare. Nessuna apertura si è concretizzata. La provincia di Ragusa non può essere abbandonata. Questo consorzio non avrà nascita facile. Se il comprensorio di Ragusa sarà ridotto si perderanno altri pezzi di istituzioni. Bisogna serrare il dialogo con i comuni del comprensorio cioè Scicli, Ispica e Pozzallo e auspica una rivalutazione dei rapporti con i comuni della ex provincia di Ragusa. Dichiara di aver sperato ad una risposta del sindaco di Modica a quello di Ragusa dopo l’apertura fatta da quest’ultimo. Si chiede come si possa fare politica del turismo senza che ci sia presente Ragusa Ibla.
Esprime il suo voto contrario alla mozione in quanto con l’allegato si è tornata alla vecchia ipotesi. Rivendica, come era stato discusso in commissione, di inserire il nome del Presidente del Consiglio comunale, su esplicita richiesta dell’UDC, sulla proposta.
Il presidente sottolinea che ha partecipato a tutte le riunioni dove si parlasse di liberi consorzi perché la scelta è comunque delicata per l’incidenza sulla vita dei territori. Ma sono compiti dovuti, come quello di convocare un consiglio comunale aperto con le tre ipotesi di Consorzio. La richiesta di inserimento del suo nome è stata fatta, non c’è stata e ne prende atto.
Il consigliere Michele Colombo rivolgendosi al consigliere Cerruto ritiene che si sta votando la mozione della maggioranza e non quella del PD.
Il consigliere Piero Covato dichiara di aver preso atto della mozione del PD e non cade nelle provocazioni.
Il Sindaco valuta che si andrà a votare un emendamento alla mozione di maggioranza tenendo conto della posizione del PD che nasce dalle discussioni avute in questi giorni.
Il segretario generale valuta che il contenuto dell’emendamento riguarda la mozione della maggioranza.
Il consigliere Carmelo Cerruto ribadisce che il consigliere Piero Covato ha ritirato l’originaria mozione e ritiene che si va a votare la mozione del PD emendate dalla maggioranza.
Il consigliere del PD Giovanni Spadaro rileva che la mozione del PD è uguale pari pari all’emendamento presentato dalla maggioranza ed è su questo che si sta votando.
Il consigliere Giovanni Scucces vuole capire su che cosa si sta votando.
Il presidente Garaffa conferma che si vota su un emendamento alla mozione di maggioranza che è al punto 12 dell’ordine del giorno.
Ai voti la proposta ottiene 17 voti favorevoli, 9 contrari e quattro astenuti. La mozione viene approvata.
Viene posta ai voti la mozione sui Liberi Consorzi presentata dal consigliere Vito D’Antona e altri.
Ai voti la proposta ottiene 19 voti contrari, 6 favorevoli e 4 astenuti. La mozione viene bocciata.
Viene messa ai voti la sospensione di cinque minuti per consentire un accordo di maggioranza sulla votazione relativa alle mozioni seguenti.
Ai voti passa la sospensione con 18 voti favorevoli e 10 contrari e 2 astenuti.
Alla ripresa dei lavori sono presenti 28 consiglieri.
Si procede alla votazione della mozione a firma Giovanni Scucces e Rizza Andrea
Ai voti la mozione viene respinta con 15 contrari, 2 favorevoli e 9 astenuti. La mozione viene bocciata.
Si passa alla votazione della mozione del Libero Consorzio dei Comuni presentata dai consiglieri Giovanni Spadaro e Carmelo Cerruto sulla quale c’è un emendamento a firma dei consiglieri di maggioranza che è uguale a quella già votata.
Per il consigliere Carmelo Cerruto vale la dicitura di “rivolgersi ad altre ipotesi” al posto di guardare ai “comuni della ex provincia di Ragusa”, ove la proposta del Val di Noto non andasse a buon fine, come nella proposta della mozione del PD. Il rilievo era stato fatto dal consigliere Vito D’Antona che chiedeva un chiarimento in questo senso.
Il consigliere Vito D’Antona rileva che nell’emendamento non ci sono tutte le firme dei consiglieri di maggioranza. Questo emendamento snatura la mozione del PD: avendo eliminato che l’alternativa poteva essere la ex provincia di Ragusa, la maggioranza entra gamba tesa sulla mozione del PD ed come se si dicesse “noi facciamo così”. Si è voluto cancellare la scelta del PD.
C’è una prevaricazione in quanto la maggioranza ha voluto cancellare la dicitura l’ex provincia di Ragusa.
Si vota l’emendamento che sostituisce la mozione del PD.
Ai voti la mozione di indirizzo ottiene 18 favorevoli, 9 contrari e 2 astenuti. La mozione viene approvata
La seduta del consiglio viene sciolta.
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