Il Comune di Vittoria rinuncia a 7 milioni di euro per 50 alloggi e un asilo nido. Le polemiche in Consiglio comunale

Il Comune di Vittoria avrebbe dovuto realizzare 50 alloggi e un asilo nido. Ma un iter tortuoso e alcuni incidenti di percorso ne hanno impedito la realizzazione.

Per ultimo, il 31 gennaio scorso, la giunta comunale ha disposto la revoca della delibera di assegnazione dell’appalto alla ditta Ingallina Giuseppe ed ha trasmesso gli atti alla Regione. La Regione, a fine agosto, ha comunicato all’ente la revoca del finanziamento di sette milioni di euro che era stato concesso in precedenza.

Ieri sera, in consiglio comunale è approdata la proposta di delibera predisposta dalla giunta per decidere la revoca di delibere datate 2017, l’approvazione del progetto presentato dalla ditta Ingallina Giuseppe Costruzioni srl e lo schema di convenzione anch’esso approvato sei anni fa dal consiglio comunale.

Ma i consiglieri di opposizione si sono chiesti perché la giunta avesse portato in consiglio comunale quegli atti, risultati tardivi rispetto a decisioni assunte dalla giunta (la delibera del gennaio scorso), senza che di ciò fosse stato informato il consiglio comunale. Le conseguenze sono un ricorso al Tar presentato dalla stessa ditta Ingallina (di cui si attendono gli esiti nei prossimi mesi) e, nel frattempo, la decisione della Regione che ha comunicato nell’agosto scorso la revoca del finanziamento. Quei soldi non ci sono più e i 50 alloggi e l’asilo nido non potranno essere realizzati.

Sullo sfondo un iter lungo e tortuoso, iniziato nel 2013, con una tappa importante nel 2017 quando vengono approvati gli atti per dare corso al bando. Alla gara partecipò la sola ditta Ingallina (peraltro proprietaria del terreno su cui dovevano sorgere gli alloggi).

Le delibere per l’avvio dell’opera portano la data del 2017 (nel periodo dell’amministrazione Moscato). Ma i lavori tardarono ad essere avviati. Il 22 novembre 2019 la ditta ha ricevuto l’interdittiva antimafia. In quel periodo il comune era retto dalla commissione prefettizia, dopo lo scioglimento del luglio 2018. I commissari non adottarono nessun atto. Nel 2022, quando ormai il comune era retto dalla nuova giunta Aiello, la ditta chiede e ottiene la sospensione del provvedimento di interdittiva antimafia. Il 24 ottobre 2022: un decreto del Prefetto di Ragusa ha sospeso l’interdittiva antimafia e ha concesso all’impresa di poter operare nell’ambito di una nuova procedura di “prevenzione collaborativa”. Si tratta di un istituto di recente istituzione che consente alle imprese di continuare ad operare per non essere costretti a sospendere opere ed appalti: si continua a lavorare, ma con un rigido controllo della Prefettura.

Il 31 gennaio scorso, la giunta guidata da Francesco Aiello ha revocato la delibera di avvio votata nel 2017 dal consiglio in carica durante la sindacatura di Giovanni Moscato. Ieri sera in aula il consiglio comunale era chiamato ad esprimersi sulla revoca della convenzione con la ditta Ingallina. I consiglieri di opposizione hanno contestato tale scelta, i consiglieri che sostengono l’amministrazione l’hanno difesa. Al voto, nove consiglieri hanno espresso voto contrario, solo sette voto favorevole. L’atto quindi è stato respinto.

Valeria Zorzi e marco Greco: “Scelte gravissime. Per colpa della giunta abbiamo perso dei finanziamenti”

“Con la delibera del 31 gennaio si sono compiuti tre atti gravissimi – spiega Valeria Zorzi, consigliera comunale di Fratelli d’Italia –  Abbiamo perso un progetto e dei finanziamenti importanti, perché realizzare 55 alloggi a prezzo calmierato e un asilo nodo sarebbe stato oltremodo positivo per la città. Inoltre – aspetto ancora più grave – è il modus operandi di questa giunta: il 31 gennaio in giunta revocano il progetto e invece di trasmettere gli atti con urgenza al consiglio comunale che è competente sulla materia, gli atti vengono trasmessi solo a maggio. La prima riunione della Commissione Assetto e territorio si è tenuta a luglio e poi il 29 agosto, quando ormai già la regione, il 18 agosto, aveva revocato il finanziamento. Abbiamo perso quei soldi. Questo è l’ennesimo tentativo della giunta Aiello di scavalcare, depauperare, svilire il consiglio comunale. L’amministrazione non comunica nulla al consiglio comunale, ma di contro, appena 10 giorno dopo, il 10 febbraio, comunica alla Regione di avere revocato la delibera. Di conseguenza la regione non può far altro che revocare il finanziamento. Inoltre la ditta ha presentato un ricorso al Tar, che sarà discusso a dicembre. Inoltre, altro fatto gravissimo, il presidente della Commissione Assetto, che è anche assessore, Salvatore Avola, non ha comunicato alla commissione nemmeno gli atti del ricorso. Avola ha negato c’è un contenzioso in corso! Non è vero. Lui era presente alla riunione di giunta in cui viene nominato l’0avvocato che deve difendere il comune nel contenzioso con la ditta Ingallina, afferma di non saperne nulla, i dirigenti dicono di non saperne nulla, ai consiglieri non viene detto che la ditta ha impugnato la delibera di giunta e c’è un ricorso al Tar. L’ultima udienza è prevista a novembre.  Se avessero un po’ di buonsenso, avrebbero agito diversamente, avrebbero coinvolto il consiglio comunale avrebbero potuto chiedere alla Regione di attendere ancora qualche altro mese, per attendere l’esito del giudizio davanti al Tar. Ovviamente la ditta chiede il risarcimento dei danni. Questo è un altro colpo terribile inferto da questa giunta, che rischia di recare un danno enorme. Purtroppo ormai ci siamo abituati. Aggiungo che neanche i commissari, con una normativa restrittiva per i comuni sciolti, hanno revocato il progetto. Nel frattempo la Prefettura ha sospeso l’interdittiva antimafia e l’ha trasformata in collaborazione preventiva. E per legge, le aziende in questa situazione possono operare”.

Anche Marco Greco, capogruppo di “Vittoria e Scoglitti punto a capo”, uno dei cinque consiglieri che hanno abbandonato la maggioranza di governo della città, critica l’operato della giunta. “L’atto di revoca della giunta – spiega Greco – è stato emanato in un momento in cui la ditta era invece legittimata ad operare perché due mesi prima la Prefettura aveva concesso la prevenzione collaborativa. La ditta poteva lavorare. E infatti ha presentato ricorso al Tar per far valere i propri diritti”. Attenderemo l’esito di questo ricorso al Tar e comunque chiediamo sempre di operare nel rispetto della legge. Noi, come consiglieri comunali non potevamo avallare l’operato di questa giunta che ha fatto perdere importanti finanziamenti e importanti opere pubbliche alla città”.

Roberta Sallemi e Giovanna Biondo: “Una scelta di prudenza per tutelare la legalità”

In aula, a difendere l’operato della giunta, votando favorevolmente, c’erano i consiglieri del Pd, della lista Aiello sindaco e alcuni consiglieri del gruppo misto. “La delibera della giunta del 31 gennaio – spiega la capogruppo del Pd, Roberta Sallemi – è stata dettata da motivi di prudenza. Il nostro comune proveniva da uno scioglimento per mafia e da una gestione commissariale. Visto ciò che era accaduto negli anni precedenti, a fronte di una interdittiva antimafia, la giunta ha deciso – a malincuore – di rinunciare al finanziamento. Non c’era alcuna volontà di ripicca per atti e progetti varati nel periodo delle amministrazioni Nicosia e Moscato. Non c’era nulla di tutto questo, ma solo una scelta prudenziale per le situazioni in cui si sono trovate la ditta Ingallina e la Icogen, ditta satellite”.

L’opposizione ha lamentato il fatto che la giunta abbia agito da sola, senza coinvolgere il consiglio comunale, che pure era competente. Sallemi risponde: “purtroppo in consiglio non c’è un clima di collaborazione, ma di forte tenzione. La mancata approvazione del rendiconto, la bocciatura di alcuni atti inveleniscono il clima e non agevolano la collaborazione. Mi spiace. Preferirei lavorare in un clima diverso”.

A difendere l’operato della giunta è anche Giovanna Biondo, del gruppo misto. “Il progetto di questi alloggi giace nei cassetti dell’amministrazione dal 2013. La Regione avrebbe concesso un finanziamento per realizzare degli alloggi per agevolare i ceti meno abbienti e fornire loro degli alloggi a prezzi calmierati. Nel 2017, il consiglio comunale ha approvato la convenzione in cui stabiliva che, a fronte degli oneri di urbanizzazione che la ditta avrebbe dovuto pagare, il comune avrebbe avuto come compensazione la realizzazione di un asilo nido. Anche stavolta tutto si è fermato. Il progetto non è andato avanti.  Sia nel periodo commissariale che durante l’amministrazione Aiello è emersa la nuova situazione della ditta che finisce in interdittiva antimafia. Manca anche la certificazione Soa (una certificazione che qualifica l’impresa a partecipare agli appalti pubblici, ndr).  A fine 2022 poi, la Regione ha chiesto al comune di procedere con gli atti relativi a queste opere e, in caso contrario, il finanziamento sarebbe stato revocato. In una situazione come quella di Vittoria, con uno scioglimento alle spalle, l’amministrazione ha deciso, in via prudenziale, di revocare la concessione. Quella dell’amministrazione è dunque un atto di prudenza per garantire la città e la correttezza degli atti amministrativi. Inoltre, non è affatto vero che il sindaco non abbia informato il consiglio comunale. Di questo argomento, si parla anche nella relazione annuale che il sindaco ha mandato al consiglio comunale. Il consiglio quindi era informato”.

L’atto finale, come già sottolineato, è il voto del consiglio comunale. Valentina Argentino, del Movimento cinque Stelle, ha chiesto alla giunta di ritirare l’atto per portare successivamente in consiglio comunale un atto corretto e con tutti i pareri di legge. Argentino ha abbandonato l’aula e non ha partecipato al voto. Bianca Mascolino, di Vittoria unita, i consiglieri di Fratelli d’Italia, Diventerà Bellissima, Lega, Mpa e il nuovo movimento “Vittoria e Scoglitti punto a capo” hanno espresso voto contrario. Solo sette in aula i consiglieri che sostengono la giunta e che hanno votato l’atto.  Con nove voti contrari la delibera è stata respinta.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it