IL COMUNE DI RAGUSA PATROCINA UN CORSO DI AUTODIFESA PER LE DONNE

Il prossimo fine settimana, le mattine del 16 e 17 febbraio, la Scuola dello Sport di Ragusa ospiterà un corso gratuito di difesa personale dedicato alle donne. Questa l’iniziativa, presentata stamane a Palazzo dell’Aquila, promossa dall’Associazione Europea Operatori di Polizia di Ragusa, con il patrocinio del Comune di Ragusa, della Provincia regionale e del Coni provinciale, con la collaborazione del CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) e dell’Associazione sportiva dilettantistica “360 Kombat”.

“La problematica della violenza alle donne necessita di interventi concreti – afferma il Commissario Straordinario del Comune Margherita Rizza – capaci di fornire un supporto pratico alle vittime di questi insopportabili soprusi. E’ una tematica a cui tengo molto, sia come donna che come vertice istituzionale di una pubblica amministrazione”.

“Una iniziativa meritevole – aggiunge il Presidente del Coni Provinciale Sasà Cintolo – alla quale, se avessimo avuto disppnibilità di fondi economici, avremmo voluto contribuire non solo con il patrocinio. La Scuola dello Sport ha comunque garantito l’uso dei locali in cui svolgere la due giorni dedicata alle donne”.

“Il corso è aperto a cittadine dai 16 ai 99 anni – afferma Davide Marù, il presidente della sezione iblea dell’Associazione Europea Operatori di Polizia – per un massimo di 50 partecipanti. C’è tempo fino al 12 febbraio per iscriversi, presso la nostra sede a Ragusa. Il corso si articolerà in due fasi, la prima teorica tenuta dalla psicologa Maria Accetta, la seconda di dimostrazioni pratiche di tecniche di autodifesa a cura del maestro Carmelo Fargione del gruppo 360 Kombat”.

“Il tema della violenza contro le donne ha molte sfaccettature – chiarisce la dottoressa Accetta – e va quindi trattato con molta delicatezza. Per questo necessita di una fase di dialogo e confronto. La violenza contro le donne infatti è incredibilmente diversificata, pervasiva e protetta spesso dall’omertà sociale nei confronti di questi crimini. Le statistiche parlano di una donna su tre vittima di violenza, la maggior parte dei casi all’interno delle mura domestiche. Uno degli obiettivi del corso sarà quindi fornire gli strumenti utili per rompere il silenzio e denunciare il problema”.

“La seconda giornata sarà dedicata alla spiegazione di tecniche difesa personale tratte dalla disciplina Krav maga – spiega Fargione – un sistema di combattimento di origine israeliano. Spazio anche alla illustrazione dei principali comportamenti da tenere in caso di minaccia. Certamente servirebbe un lasso di tempo maggiore per una corretta acquisizione delle tecniche di autodifesa, questo primo corso sarà l’occasione per sensibilizzare la cittadinanza sulla tematica e fornire un maggiore grado di consapevolezza alle donne”.

 

 

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