Il Comune di Modica chiede la sospensione del Parco degli Iblei

Come auspicato pubblicamente dal Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, nei giorni scorsi, si è svolta questa mattina la riunione tra il Commissario del Libero Consorzio di Ragusa ed i rappresentanti istituzionali ed associazionistici direttamente e indirettamente interessati dall’Istituzione del Parco degli Iblei. Per Modica ha partecipato l’Assessore Giorgio Belluardo che ha la delega specifica proprio per il Parco. “Quella di oggi – commenta l’Assessore – è stata una concertazione utile per raccogliere le ultime osservazioni da parte dei Comuni e delle Associazioni interessate dall’Istituzione del Parco degli Iblei visto che domani il Commissario Piazza è atteso al Ministero per la sua ratifica. Purtroppo nessuno di noi era stato informato di questa missione romana che ci è stata comunicata solo a mezzo stampa. Oggi abbiamo ribadito che la perimetrazione che verrà portata a Roma non corrisponde minimamente a quella discussa ed approvata nel 2010 dal Consiglio Comunale.

Per questo motivo ho espresso forti perplessità, come anche gli altri rappresentanti istituzionali, nei confronti di questa perimetrazione visto che è stata ampiamente allargata ad altro territorio. Chiediamo che l’iter venga stoppato per rimodulare i confini condivisi dal consiglio comunale. Ad oggi non si capisce infatti da chi è stata stravolta la decisione dei Civici Consessi visto che il prospetto attuale va a danneggiare i cittadini e le aziende agricole che dovrebbero sottostare a tantissimi vincoli. Siamo dell’opinione che bisogna limitare la perimetrazione solo alle zone a forte vocazione naturalistica ed escludere tutte le zone densamente antropizzate dove è presente l’insediamento umano e produttivo.

Ci chiediamo quali vantaggi potrebbero avere le parti di territorio trasformate con presenza di insediamenti agro- industriali che di naturalistico non hanno nulla e tutte quelle antropizzate dove risiedono decine di migliaia di cittadini. L’istituzione del Parco imporrebbe loro dei vincoli strettissimi che di fatto ucciderebbero l’economia e renderebbero impossibile anche solo la vita all’interno dei confini. Abbiamo ribadito con forza che dall’interlocuzione romana deve emergere la necessità di ritornare l’atto adottato dai Liberi Consorzi nuovamente ai Comuni per rimettere nuovamente in discussone l’attuale perimetrazione che non ha avuto nessuna approvazione di Enti democraticamente eletti. Il Parco degli Iblei deve essere un’opportunità e non un ostacolo”.

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