IL COMITATO PENDOLARI DENUNCIA LA GRAVE SITUAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO FERROVIARIO IN SICILIA

Non sono bastate tutte le proteste e le lettere di lamentela degli ultimi mesi che denunciavano la grave situazione del trasporto pubblico ferroviario in Sicilia dal momento che, fa notare il Comitato Pendolari, la situazione è rimasta invariata, anzi, forse è addirittura peggiorata.

Nella mattinata del 17 gennaio 2013, ad esempio, sui primi diciannove treni che percorrono la Messina-Catana-Siracusa e viceversa, nello specifico quelli dalle ore 5.05 alle 9.40, ben sedici hanno avuto un ritardo tra i 5 e gli 86 minuti, addirittura uno è stato soppresso e, dulcis in fundo, il treno delle 5.10 che da Catania portava a Messina è arrivato con 5 minuti di anticipo, mentre quello alle 6.00 che andava a Fiumefreddo partendo sempre da Catania è giunto in stazione alle 5.58.

Tempi duri dunque per chi utilizza il treno per andare a lavoro o a scuola: “La situazione del trasporto pubblico ferroviario – tuona il Coordinatore del Comitato Pendolari Giosuè Malaponti – non è più tollerabile. Il diritto alla mobilità deve essere garantito dalle Istituzioni, non dalle aziende di trasporto.”

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