IL CIOCCOLATO DI MODICA NELLA TAVOLA DI PAPA FRANCESCO

Il famoso cioccolato di Modica dopo le innumerevoli presenze in tutta Europa ed oltre per alcuni grandi eventi storici, arriva al culmine della notorietà varcando la soglia del Vaticano e raggiungendo il più “Grande Uomo del Mondo” cioè Papa Francesco.

Dopo aver deliziato il palato di ben 12 delegazioni europee , ambasciatori e sindaci di capitali del vecchio continente ed essere arrivato anche in Turchia in un progetto di cui era partner italiano la dott.ssa Tiziana Scuto con un’asssociazione ispicese  e “lanciato” dal vostro cronista in Lituania, Repubblica Ceka, Austria, Ungheria, Turchia, Francia, Romania ed altri Paesi, la tappa più grande ed importante l’accesso alla Casa del Pontefice.

Grazie alla iniziativa dell’Associazione Ragusani nel Mondo il prodotto per eccellenza della ragusanità, assieme ad altri doni che verranno fatti al Papa i cioccolattieri della Contea guidati da quel fenomeno di pubblic/relations/ man che risponde al nome del direttore generale dott. Nino Scivoletto si sono inventati un incarto semplicemente straordinario offrendo al Santo Padre delle barrette che sono un condensato di gradevolezza, di stile in un condensato decennale di esperiena e inventiva davvero mondiale.

Il cioccolato di Modica sarà quindi al cospetto di Papa Francesco che verosimilmente leggerà la lettera che gli artigiani cioccolattieri hanno inviato al Santo Padre e che quì di seguito pubblichiamo in copia in anteprima per gentile concessione del Consorzio………….

Roma, 15 gennaio 2014

 

Santità,

Gli artigiani produttori del Cioccolato di Modica porgono oggi il loro deferente saluto.

Custodi di una secolare tradizione, con la loro vita testimoniano l’adesione ai valori cristiani del lavoro e della solidarietà. Uniti in un Consorzio, donne e uomini, anziani e giovani, maestri e apprendisti, intrecciano le loro mani, dalle quali prende forma una dolce produzione. Artieri ispirati agli insegnamenti del Vangelo e ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa abbracciano altre mani per creare solidarietà e coesione sociale.

Devoti ricordano alcune espressive parole che Papa Giovanni Paolo II rivolse agli artigiani, in occasione del Grande Giubileo dell’Anno Duemila, e che mantengono inalterata la loro attualità e urgenza:

“Voi potete ridare forza e concretezza – disse l’amato Pontefice – a quei valori che da sempre caratterizzano la vostra attività: il profilo qualitativo, lo spirito d’iniziativa, lo sviluppo delle capacità artistiche, la libertà e la cooperazione, il rapporto corretto tra la tecnologia e l’ambiente, l’attaccamento alla famiglia, i rapporti di buon vicinato”.

“La civiltà artigiana – egli aggiunse – ha saputo costruire, in passato, grandi occasioni d’incontro tra i popoli ed ha consegnato alle epoche successive sintesi mirabili di cultura e di fede”.

Fiduciosi invocano la benedizione di Sua Santità affinché possano continuare, pur nelle difficoltà economiche dei tempi correnti, a produrre, con nuova forza e con rinnovata motivazione, preservando, custodendo e valorizzando la cultura  dell’operosità artigiana.

Grazie Santo Padre

IL DIRETTORE

Nino Scivoletto

 

 

 

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