È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL CINISMO DEL GOVERNO CI PREOCCUPA
01 Mag 2012 06:21
Quando in un condominio non quadrano i conti, subentra il micidiale amministratore. E’ quello che è successo all’Italia con il governo tecnico, che cerca ogni giorno di rastrellare soldi dai pensionati, dal pubblico impiego, da piccoli imprenditori, da artigiani, favorendo, in maniera evidente finanza e banche. Le banche non pagano neanche l’Imu.
Ora, il nostro premier, non eletto da nessuno ma imposto dall’alto , nomina un supertecnico da pagare con i soldi degli italiani per far quadrare i conti. Nomina discutibile ma imposta, come tutto d’altronde, in quella che si potrebbe definire una dittatura fiscale, senza considerare il lato umano di questa crisi che sta portando a dei suicidi quotidiani, considerati da Monti irrisori, rispetto a quelli verificatisi in Grecia, con un cinismo che realmente ci preoccupa.
Gli italiani non siamo tedeschi, e ci ha da sempre contraddistinto l’umanità, ma il grigiore e la tristezza contraddistingue questo governo che agisce solo con i numeri e nient’altro. A parte qualche ministro, come Riccardi , ad esempio, che data la materia trattata, si contraddistingue per l’umanità, il resto sembra fare solo conti e lavora con i numeri.
La politica non ha ancora pagato la sua parte, cerca di interloquire, facendo finta di non essere coinvolta in questa crisi, ma si arroga il potere di decidere e di contrattare, ponendosi da intermiedaria tra popolo, che lo riconosce sempre di meno, e governo tecnico, che aumenta fra l’altro anche l’iva.
Crediamo che far quadrare i conti in questo non sia accettabile.
Riconosciamo al governo la rappresentatività all’estero, in Europa, ma noi abitiamo in Italia: è qui che vogliamo vivere bene, senza essere sudditi della Germania: ricordiamo il nostro passato del Novecento, quando in questa sudditanza abbiamo subito non poche angherie!
© Riproduzione riservata