IL CASTELLO DI SABBIA

Egregio Direttore,

indirettamente interessato al problema formazione, seguo con particolare interesse le relative vicende, soprattutto in questo periodo in cui si alternano notizie diverse e contrastanti, in cui si inseriscono, da un giorno all’altro, anche vicende di carattere giudiziario che, anche riguardano determinati enti e personaggi del mondo della formazione, non fanno altro che spargere una coltre di distorsione su questo mondo così complesso.

Ho seguito quella che è stata la protesta più eclatante nel mondo della formazione ragusana, quella del CNOS-FAP, i cui referenti, dopo una prima civile ma incisiva protesta di fonte al Municipio, hanno reiterato la stessa con un presidio in occasione della venuta a Ragusa della Giunta Regionale.

In questa occasione sono riusciti ad ottenere un colloquio con l’Assessore alla Formazione Scilabra e con quello al Bilancio Bianchi.

In un primo momento, un comunicato del CNOS FAP faceva trapelare un esito favorevole dell’incontro, improntato ad una disponibilità di fondo dei due politici di governo, con il risultato che l’aspettativa principale, quella legata ai soldini, era risolta perché, per riscuotere l’80% dei primi anni sarebbe stata ormai questione di pochi giorni…

Nella notizia si inseriva anche il Presidente del Consiglio Iacono che, evidentemente come padrone di casa, aveva partecipato all’incontro, per quanto stranamente non citato nel comunicato del CNOS FAP, ed emetteva un comunicato in cui esprimeva soddisfazione per “La buona notizia – riferita dai due amministratori –  che  l’80% delle somme dovute riferite agli anni pregressi per le attività di formazione dell’ente sono in pagamento”.

Come si suol dire, quattro occhi e quattro orecchie avrebbero capito e sentito la stessa cosa.

E’ giunto quindi un comunicato, sempre del presidente del Consiglio che, testualmente, “precisa che “l’80% al quale faceva riferimento l’assessore regionale al lavoro era relativo agli anni 2012/2013 e solo il 60 % circa riguardava il personale e quindi non contemplava gli anni pregressi. Si precisa anche che, malgrado l’assessore Bianchi  desse come già erogato il trasferimento dei fondi, ad oggi, per problemi sembra di liquidità, le somme non sono ancora nella disponibilità degli enti, ma la Regione assicura che gradualmente provvederà nei prossimi giorni ad effettuare”.

A questo punto è legittimo chiedersi come stanno le cose, soprattutto in ordine alla credibilità e affidabilità da assegnare ai due esponenti di governo, considerato anche che lo scarno comunicato del Presidente del Consiglio, peraltro solo ospite dell’incontro fra le parti, può essere condizionato dal galateo istituzionale che impone di non aggiungere considerazioni personali che, eventualmente, potrebbero scaturire dall’accaduto.

E’ legittimo chiedersi come stanno le cose, non solo per i fondi della formazione e tutti i problemi connessi, quanto piuttosto perché sarebbe estremamente spiacevole essere presi in giro fino a casa propria.

Dal momento che, proprio in questo momento, la stampa, anche quella nazionale, mette in risalto le varie contraddizioni all’interno del governo siciliano, in ordine a materie diverse, contraddizioni a seguito delle quali si innescano processi di comunicati e relative smentite, tutte cose che portano a dubitare della credibilità politica degli esponenti di governo, magari influenzata dai tanti condizionamenti politici e di partito, viene da esigere almeno chiarezza e verità sulle questioni poste sul tavolo.

E quelle lasciate dal Presidente Crocetta sul tavolo della Sala Giunta del Comune di Ragusa non sono quisquilie, tralasciando autobus che volano e tavoli di roulette immersi nel verde della campagna ragusana.

Come si legge nel comunicato del Sindaco, successivo alla Giunta di governo tenutasi a Ragusa, si è discusso infatti di reddito minimo di dignità, di emergenza idrica, di trasferimenti regionali e sblocco di finanziamenti sospesi per la realizzazione di opere pubbliche, di prospettive  per il comparto agricolo e zootecnico, di mobilità  urbana alternativa, di Distretti Turistici, di collegamenti ferroviari e viari, di costituzione della Società per la Regolamentazione del Servizio di Gestione Rifiuti e di Patto dei Sindaci”.

C’è da sperare che tutto quello di cui si parla non sia solo un gigantesco castello di sabbia.

Lettera firmata 

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