È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL CAMMINATORE RAGUSANO FABIO DI BENEDETTO HA COMPLETATO IL VIAGGIO DA LOURDES A SANTIAGO DI COMPOSTELA
27 Giu 2015 12:36
Il ragusano Fabio Di Benedetto, presidente dell’associazione di camminatori “Quattro passi in compagnia”, ha completato il cammino di Santiago, raggiungendo la meta, dopo poco più di un mese. Più di mille chilometri, suddivisi in oltre trenta tappe, che l’atleta ibleo ha percorso, rigorosamente a piedi, dal 22 maggio sino giovedì 25 giugno. Una esperienza esaltante, di grande significato, che è possibile compiere soltanto se si ha piena consapevolezza del proprio “io”. E, in questo senso, Di Benedetto è riuscito a maturare l’accidentato percorso, dimostrando di avere acquisito al meglio i dettami di questa disciplina, quella dei camminatori, che, anche a Ragusa, sta conoscendo un’attenzione sempre maggiore. Di Benedetto, nonostante i momenti difficili, dice, < Ce l’ho fatta a superarli perché sapevo di potere contare su un’adeguata preparazione e, soprattutto, sulla fiducia, attraverso la fede, di raggiungere l’obiettivo che mi ero posto. Per me è stata una esperienza molto suggestiva. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino, soprattutto la mia famiglia, perché una sfida del genere si riesce a superare soltanto con la dovuta serenità interiore>. Il cammino di Santiago di Compostela, che Di Benedetto ha reso ancora più articolato visto che ha voluto dare il via alla sua avventura da un altro luogo simbolo della cristianità, vale a dire Lourdes, è il lungo percorso che i pellegrini, fin dal Medioevo, intraprendono, attraverso la Francia e la Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela, presso cui si troverebbe la tomba dell’apostolo Giacomo il Maggiore. Alla partenza, Di Benedetto aveva detto: <Per un pellegrino, che è anche uno sportivo come me, è sicuramente il viaggio più importante: percorrere quelle vie, infatti, non è solo un viaggio attraverso la Spagna ma un modo come conoscere meglio quei luoghi percorsi da migliaia di persone che creano un effetto unico sugli individui. Lungo quelle strade tu stesso diventi il cammino>. Il cammino francese o cammino delle stelle si sviluppa in circa 31 tappe percorrendo 800 km che vanno da Saint-Jean-Pied-de-Port, punto di partenza, passando per Roncisvalle, Pamplona, Logroño, Burgos León fino ad arrivare a Santiago de Compostela, per poi concludere il viaggio percorrendo gli ultimi 80 km fino a Finisterre. Questo è il luogo emblematico in cui raccogliere la concha o “conchiglia” simbolo del cammino di Santiago, luogo in cui per tradizione i pellegrini dovevano bruciare le proprie vesti con cui avevano percorso l’itinerario. Durante il cammino ogni pellegrino si fa timbrare un’apposita carta per poter confermare l’avvenuto passaggio e quindi i chilometri percorsi. Il cammino del ragusano Di Benedetto ha preso il via, però, da Lourdes portando da 800 a quasi 1.100 i km da percorrere. La media di percorrenza giornaliera variava dai 25 ai 30 km. Di Benedetto spiega che il viaggio è stato fatto in solitaria, < Ho portato con me, oltre il mio zaino, il mio carrello, il telefono per poter comunicare con la mia famiglia, una cartina dei luoghi ed un quaderno dove annotare i miei pensieri. Per il resto non avevo grandi esigenze ed ero attrezzato anche per dormire fuori>. L’iniziativa è stata sostenuta dalla rete di associazioni “I petali del cuore” di cui è presidente Gianflavio Brafa che Di Benedetto ha ringraziato per il sostegno ricevuto. Brafa nel complimentarsi con Fabio Di Benedetto per il grande risultato raggiunto, dice < A ottobre, nell’ambito del progetto “Muoviti per star bene”, stiamo pensando di presentare delle iniziative specifiche per fare conoscere meglio la realtà dei cammini>.
E se questi progetti riescono a creare un cammino per elevare lo spirito e l’anima, allora ben vengano queste iniziative, che omaggiano lo sport attraverso la fede.
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