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IGP OLIO SICILIA E AGGREGAZIONE
18 Set 2016 08:22
Da venerdì 16 settembre 2016 l’olio d’oliva extra vergine siciliano ha ufficialmente ottenuto il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP). La notizia della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea giunge in occasione dell’apertura dei lavori della decima edizione della manifestazione L’Isola del Tesolio (16/18 settembre), organizzata e promossa dal Consorzio Filiera Olivicola (COFIOL).
Grande la soddisfazione espressa dai relatori del convegno “Olio IGP Sicilia e aggregazione di filiera. Una scommessa vincente” moderato dal giornalista Felice Cavallaro e svoltosi sabato 17 settembre presso l’Hotel La Torre di Mondello (Palermo).
“Un risultato storico per la Sicilia – afferma Annamaria Buccellato, Presidente Consorzio Filiera Olivicola (COFIOL) – che ci ripaga dei risultati ottenuti negli ultimi anni. Sarà adesso impegno del Consorzio quello di perseverare sulla strada dell’eccellenza, per continuare a scalare le vette del successo”.
“L’IGP Sicilia – afferma Alessandro Chiarelli, Presidente Coldiretti Sicilia – nasce da una politica incentrata sull’aggregazione, l’unica strada da percorrere se si vuole arrivare al cuore del mercato e dei consumatori. Dobbiamo pertanto fare aggregazione in campo agroalimentare, turistico e in quello dei beni culturali, e la politica aiuterà le aziende che intraprenderanno questo cammino con una premialità contributiva che arriverà fino al 70% dell’investimento iniziale”.
Insiste sul concetto di aggregazione anche l’imprenditore Manfredi Barbera dei Premiati Oleifici Barbera: “siamo tutti felici per l’ufficializzazione dell’IGP Sicilia ed è giusto festeggiare, ma adesso è arrivato il momento di programmare una nuova strategia per il modello agricolo siciliano. Questa strategia si chiama aggregazione. L’IGP deve essere, infatti, l’occasione per creare un piano programmatico per l’intera
offerta olearia siciliana e potrebbe diventare il grande contenitore del successo del territorio. Inoltre le 6 DOP siciliane dell’olio hanno adesso una grande opportunità, ovvero quella di un riposizionamento sul mercato come nicchie di livello superiore all’interno della più ampia categoria dell’IGP Sicilia. Manifestazioni come L’isola del Tesolio – prosegue Manfredi Barbera – hanno l’obiettivo di creare una rete tra tutti i produttori della filiera agroalimentare, non solo quelli dell’olio, e le aziende dei settori ad essa collegati come turismo e beni culturali. La mia formula di successo si racchiude in tre semplici parole: aggregazione, business e cultura”.
Tra le novità dell’edizione 2016 de “L’Isola del Tesolio”, il patrocinio da parte di Coop Alleanza 3.0, fondata il 1° gennaio 2016, che con i suoi 419 punti vendita e 2,7 milioni di soci rappresenta una delle cooperative più grandi d’Europa, derivante dalla fusione tra Coop Adriatica, Coop Estense e Coop Consumatori Nord Est. La presenza del direttore acquisti Giorgio Gabrielli alla manifestazione di Palermo appena conclusa, testimonia l’interesse della Cooperativa nei confronti del mercato siciliano.
Fabrizio Micari, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, sottolinea invece l’esigenza di una sana attività di ricerca che possa supportare l’agricoltura. In particolare serve una formazione che sia legata e tarata sulle necessità del territorio siciliano. “A fine settembre – afferma il Magnifico Rettore – partirà il primo corso in Scienze e Tecnologie Agrarie con l’appoggio di ben 61 aziende del territorio, tra cui Premiati Oleifici Barbera, affinché possano essere formati professionisti che sappiano prontamente rispondere alle necessità del mondo del lavoro in Sicilia”.
“Con la conclusione dell’iter per il riconoscimento dell’IGP Olio Extravergine d’Oliva Sicilia – aggiunge Michela Giuffrida, membro della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo – bisogna adesso adoperarsi concretamente per mettere a frutto quanto ottenuto per la rinascita dell’olivicoltura siciliana che passa da due parole chiave: aggregazione e innovazione. Solo così le nostre aziende potranno veramente essere competitive sui mercati esteri dove la richiesta dei prodotti siciliani é altissima“.
Per l’assessore regionale all’agricoltura Antonello Cracolici “la nuova sfida oggi è quella di attuare una politica economica in agricoltura che sappia coniugare il brand Sicilia in un prodotto di qualità, e questo non vale solo per l’olio d’oliva ma per tutti gli altri prodotti dell’agroalimentare”.
Al termine del convegno di sabato 17 settembre sono stati assegnati, come di consueto, i Premi Oliva d’Oro destinati alle personalità che si sono contraddistinte nel settore olivicolo e oleario. Di seguito i premiati dell’edizione 2016 e le motivazioni:
– Ciccio Sultano – Chef stellato
Motivazione: Ha portato l’eccellenza dei prodotti siciliani nella sua cucina (incluso il nostro olio), facendoli diventare ingredienti imprescindibili e rappresentando la “Sicilia d’eccellenza” nel mondo dell’alta ristorazione.
– Andrea Scoto – Agronomo
Motivazione: Per la lungimiranza dimostrata e per aver tutelato e valorizzato la biodiversità degli ulivi a livello mondiale, in un territorio ricco di fascino come quello del lago di Pergusa.
– Roberto Butera – Cooperativa Madre Terra di Sciacca
Motivazione: Perché è l’espressione reale e concreta di come è possibile fare aggregazione in Sicilia.
– Ken Blanchette – Fresh Direct USA
Motivazione: Per aver creduto e investito nell’olio di oliva siciliano, facendolo diventare un “must” nelle tavole dei newyorkesi e aver creduto nell’Azienda Barbera, con la quale è nata una partnership indissolubile.
– Salvatore Prezzemolo – Prezzemolo e Vitale
Motivazione: Per il quotidiano impegno nella diffusione dei prodotti siciliani di altissima qualità e in particolare per l’olio extravergine di oliva.
– Paladino Olio – On.le Antonello Cracolici
Motivazione: Motivo di speranza per questo territorio, che crede ancora fermamente nelle istituzioni, senza le quali mancherebbe la legalità.
– Paladino Olio – On.le Michela Giuffrida
Motivazione: Ha difeso a spada tratta l’IGP Sicilia diventando, così, il PALADINO dell’olio di oliva.
L’Ufficio Stampa
Salvatore Spatafora
Mob. 329 8584989
Mail. salvospatafora@hotmail.it
Il CO.FI.OL. (Consorzio della Filiera Olivicola) nasce nel 2011 proseguendo il lavoro di aggregazione di filiera iniziato nel 2001 dal Consorzio Oleifici Siciliani ed intende essere promotore di un processo di ricognizione, coesione e sviluppo della Filiera olivicola della Sicilia che oggi deve poter trovare in se stessa e nella molteplicità dei soggetti che la compongono (piccoli coltivatori, frantoiani e piccole e medie aziende di confezionamento e vendita) le ragioni di una nuova alleanza per rilanciare sul territorio una nuova e più efficiente compagine del tessuto produttivo e, sul mercato, un prodotto olio extra vergine d’oliva certificato, garantito, ad alto valore aggiunto.
Il consorzio è composto da:
● 4 stabilimenti di confezionamento di olio extra vergine di oliva di origine protetta: DOP Monte Etna; DOP Valle del Belice; DOP Val di Mazara; DOP Valli Trapanesi
● 1 stabilimento di confezionamento di olive DOP Nocellara del Belice
● una rete di 70 frantoi che, negli ultimi tempi, ha saputo investire in tecnologia e sviluppo oltre che nelle fonti di energia rinnovabile
● oltre 200 aziende agricole
● Un indotto di oltre 5.000 piccoli coltivatori che conducono i propri uliveti di proprietà
● alcuni marchi storici ed emergenti dell’olio extravergine d’oliva prodotto in Sicilia
Il CO.FI.OL. si fa promotore di un progetto importante, la produzione sempre più attenta dei prodotti provenienti da agricoltura biologica e la costituzione della IGP Sicilia dell’olio extravergine d’oliva. Un marchio per l’olio di qualità prodotto in Sicilia che lo renda unico, in grado di contrastare l’agro-pirateria e incentivare le produzioni di qualità della Sicilia. Un marchio che garantisca la certezza di portare in tavola un prodotto genuino e sicuro. l’istituzione di una Denominazione Sicilia IGP, a cui corrisponda un disciplinare, un marchio condiviso, una politica di promozione e sviluppo articolata sui mercati e in linea con quei consumatori che “scoprono”, oggi, l’olio extravergine d’oliva, i suoi sapori, la sua cultura e tutto ciò che richiama lo stile di vita italiano e la dieta mediterranea.
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