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IERI 2 EVENTI DISTINTI APPRODANO A POZZALLO E VENGONO FERMATI ALTRI DUE SCAFISTI.
06 Giu 2015 06:50
I migranti tunisini: “il comandante ci aveva assicurato che saremmo arrivati a Trapani in una spiaggia isolata, poi ci ha detto che aveva sbagliato rotta, fino a quando ci hanno soccorsi”.
Lo scafista tunisino ha diversi precedenti di Polizia, anche per ingresso illegale in Italia.
Tutti i tunisini verranno respinti e condotti in modo coatto nel loro paese con provvedimento del Questore.
È la prima volta che si registra una traversata con così pochi migranti, strategia degli organizzatori per eludere i controlli
53 gli scafisti individuati nel 2015 a Pozzallo, 200 nel 2014.
In corso trasferimenti stante anche l’imminente arrivo al C.P.S.A di Pozzallo di oltre 100 Migranti. La Polizia di Stato ha predisposto la macchina organizzativa per l’accoglienza.
Indagini di Polizia lunghe e complesse terminate questa notte ma hanno portato al risultato sperato.
2 i fermati: ALKAEBI Ali nato in Tunisia il 16.01.1970 e OUSMAN Khan nato in Gambia il 01.01.1997. Il primo ha condotto una piccola barca con 11 migranti, il
Secondo ha condotto un gommone con 116!centro africani.
Sono stati sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria in quanto responsabili di aver condotto due natami dalle coste nord africane fino a quando non sono stati soccorsi da un’unità navali della Marina Militare così come loro speravano ed avevano programmato.
I responsabili del delitto previsto dagli artt. 416 C.P. e 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, si associavano con altri soggetti presenti in Nord Africa al fine trarne ingiusto ed ingente profitto compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.
I FATTI
Alle ore 09:04 del 04.06.2015 la nave “Fenice”, della Marina Militare, avvistava otticamente imbarcazione tipo gommone, ricadente in area SAR libica, lunga dieci metri di colore bianco con circa 100 persone a bordo. Alle ore 09.45, valutate tutte le condizioni, fatti questi che lasciavano presumere fondato il pericolo per la vita dei migranti clandestini, la nave “Fenice” dichiarava l’evento SAR e contestualmente veniva posta in essere ogni condotta da parte dell’equipaggio dell’unità militare tesa alla salvaguardia della vita umana in mare. Si procedeva a questo punto, al trasbordo di tutti i clandestini sulla nave “Fenice” e a conclusione di tale ultima circostanza, alle ore 11.00 circa, i clandestini tratti in salvo risultavano essere 116 soggetti di cui 72 uomini, 8 donne e 36 minori di sesso maschile nella stragrande maggioranza di nazionalità centro-africana. Sempre dietro disposizione dell’Autorità marittima, la nave “Fenicia” lasciava la scena di azione e dirigeva per successivo trasbordo di 12 migranti tunisini soccorsi da altra nave.
La fenice giungeva al porto di Pozzallo in data 5 giugno alle ore 10 con i due eventi soccorsi.
ORDINE PUBBLICO ED ASSISTENZA
Decine di uomini coordinati dal Funzionario della Polizia di Stato responsabile del servizio per le fasi di sbarco.
Oggi continuano i trasferimenti verso altri centri dei migranti sbarcati in questi giorni,considerato che tra poche ore giungerà un’altra nave con oltre 100 migranti a bordo.
Le operazioni di sbarco non hanno avuto alcuna battuta d’arresto nonostante le difficoltà logistiche.
Massima l’attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche e per i bambini.
Alle procedure partecipavano 20 Agenti della Polizia di Stato ed altri operatori delle Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana ed i medici dell’A.S.P. per le visite mediche.
Il lavoro dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato è molto complesso e deve essere espletato in tempi ristretti così da permettere un immediato invio degli ospiti in strutture d’accoglienza.
La Polizia Scientifica lavora senza sosta per le operazioni di fotosegnalamento in considerazione dei nuovi arrivi. In tempi record sono stati identificati centinaia di migranti approdati, così da poterli trasferire prima possibile.
In questo momento si procede all’identificazione degli ultimi migranti sbarcati sabato al Porto di Pozzallo, e la Polizia di Stato ha già predisposto il trasferimento con ordinanza del Questore di Ragusa di centinaia di ospiti, così da accogliere i prossimi.
LE INDAGINI
Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota di Carabinieri ed una della Sez. Op. Nav. della Guardia di Finanza, dopo diverse ore di indagini hanno individuato i due scafisti responsabili di aver condotto i due natanti carichi di migranti.
L’attività di Polizia, sin dai primi istanti era rivolta in primis a comprendere questo mini evento con sole 12 persone a bordo.
Gli stessi migranti hanno spiegato che gli accordi con lo scafista e gli organizzatori erano rivolti ad approdare su una piccola spiaggia del trapanese per poi dileguarsi in tempo di notte.
Peccato che lo scafista ha sbagliato rotta giungendo in prossimità di Ragusa ed è stato intercettato dal dispositivo di controllo.
Lo scafista ha inoltre diversi precedenti di polizia e ad ottobre era sbarcato a Trapani.
I conterranei lo hanno riconosciuto e l’uomo è stato fermato e condotto in carcere.
L’altro giovane scafista gambiano ha appena 18 anni ma non si è fatto alcuno scrupolo al momento “dell”arruolamento ” tra le fila degli organizzatori libici.
I migranti hanno riferito di aver pagato mediamente 1.000 dollari, quindi gli organizzatori hanno potuto incassare circa 130.000 dollari per gli oltre 100 migranti.
LA CATTURA
Le indagini condotte dalla Polizia, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto i responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa gli investigatori hanno catturato gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione, considerato che dopo il fermo iniziano tutte le fasi processuali particolarmente complesse.
BILANCIO ATTIVITA’ DELLA POLIZIA
Nel 2015 sono 53 gli scafisti fermati su altrettanti sbarchi in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati circa 200 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.
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