IBLA GRAND PRIZE PROCLAMA I VINCITORI

Ieri sera sono stai proclamati, dalla giuria internazionale presieduta dal maestro Marcello Abbado, i vincitori della XXI edizione del concorso internazionale di musica e canto “Ibla Grand Prize”. Il concorso anche quest’anno ha messo in evidenza il talento di centinaia di concorrenti arrivati da tutto il mondo per partecipare all’importante kermesse che offre ai vincitori la possibilità di iniziare una vera e propria carriera personale suonando nei principali teatri delle grandi capitali. Si comincerà il prossimo maggio con la Carnegie Hall di New York con i vincitori proclamati ieri sera. I top winners del concorso sono Anzel Gerber al violoncello, Ben Schoeman al pianoforte (ha ottenuto anche la menzione speciale Martinu) entrambi dal Sud Africa, Laehyung Woo, al pianoforte dalla Corea (ha ottenuto la menzione speciale Bartok e la menzione speciale Liszt). Nell’impossibilità di decretare il migliore tra questi tre concorrenti, che hanno ottenuto ex equo, la giuria ha  deciso di dividere equamente l’assegnazione dell’award dedicato alla baronessa Costanza Arezzo Giampiccolo di Donnafugata la cui famiglia è particolarmente vicina al concorso e in generale alla Fondazione Ibla. La giuria ha inoltre indicato tra i finalisti del concorso, ma con un punteggio minore rispetto ai top winners,  il duo pianistico Yuka Munehisa dal Giappone e Samuel Fried dalla Svizzera, Mario Spataro, alla marimba dall’Italia, il duo pianistico francese Nairi Badal e Adelaide Panaget (cui è andato anche il Lutoslawski Award), Tomasz Ostaszewski e Patric Sztabinski alla fisarmonica, entrambi dalla Polonia (per tutti e due anche una menzione speciale), Saori Haji al pianoforte dal Giappone (menzione speciale Debussy), i giovanissimi compositori Qian Ni Lin e Tian Xie dalla Cina, Bo Ling Lai al pianoforte da Hong Kong. Tra i finalisti ci sono anche concorrenti provenienti dall’Italia, dalla Malesia, dalla Germania, dalla Svizzera, dalla Russia, dalla Finlandia. “Un super lavoro anche quest’anno da parte della giuria internazionale. Sono stati portati finale i talenti migliori, bravissimi al punto tale da non poter nemmeno scegliere l’assegnazione unica, ad esempio, del premio dedicato alla baronessa Costanza Arezzo Giampiccolo di Donnafugata.  – spiega soddisfatto il direttore artistico Salvatore Moltisanti – A Ragusa Ibla abbiamo avuto centinaia di concorrenti provenienti da ogni parte del mondo, ma purtroppo abbiamo dovuto complessivamente cancellare nell’arco di dieci giorni ben 2500 presenze turistiche a causa dell’incertezza dei contributi comunali che già lo scorso anno ci hanno ridotto del 50%. – continua- Noi torneremo da adesso in poi sei volte l’anno per spiegarlo, con incontri pubblici e con iniziative perché vogliamo conto e ragione dei fondi che ci sono stati tolti e non si capisce a chi e per cosa sono stati destinati. Noi con “Ibla Grand Prize” abbiamo sempre portato turisti che hanno riempito alberghi, ristoranti, bed and breakfast, comprato nei nostri negozi. Immaginiamo tanti Ibla Grand Prize in settori differenti, non solo musica o canto, e lo immaginiamo con i nostri giovani ragusani. Si avvicinino alla Fondazione Ibla, spiegheremo loro come è nato Ibla Grand Prize e vogliamo che anche loro, nei diversi campi, emulino la nostra storia. Ogni mese vogliamo turisti a Ragusa. Sarà questo il nostro obiettivo, e per farlo siamo pronti a tornare anche una volta al mese da New York perché amiamo la nostra città”.

 

 

 

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