IABICHELLA INTERVIENE SUL RISCHIO LICENZIAMENTI DELLA SOCIETA’ PARTECIPATA MODICANA

“Tirare la cinghia e’ il motto dell’Amministrazione Comunale modicana, a tratti condivisibile, ma che deve esser “tarato” adeguatamente ad ogni situazione, cercando di non tagliare posti di lavoro solo per far quadrare dei conti.” Interviene così Giorgio Iabichella, segretario provinciale della Confsal, sui paventati licenziamenti di quasi 30 dipendenti della società partecipata modicana.

“Sono indignato, sia come cittadino che come dirigente sindacale, della risposta che il Sindaco di Modica ha dato a Francesca, figlia di una dipendente della SPM che perderà il posto di lavoro” – dichiara Iabichella – “La lettera di Buscema, oltre che demoralizzare tutti i modicani, e’ un chiaro segnale di resa e abbandono della città. Emblematica del fallimento della sua Ammnistrazione. In un momento in cui egli dovrebbe ridare coraggio ai cittadini, e infonderci fiducia verso il futuro, ci apre le sue “mani sicure” e ci abbandona al nostro destino. Non e’ corretto” – continua il sindacalista – “prendersi gioco di decine di famiglie che, appese ad un filo, credono giustamente ad ogni proposta, anche la più superflua. L’unica soluzione percorribile, per mantenere i posti di lavoro della SPM e delle altre “collegate”, – propone Iabichella – “e’ l’applicazione di un contratto di solidarietà a rotazione. Lo stiamo già facendo nelle cooperative sociali. Riduciamo  le ore a tutti, con un piccolo sacrificio, evitando i licenziamenti”.

Per il segretario provinciale della Confsal non ci sono altre situazioni attuabili ed invita, pertanto, i suoi colleghi sindacalisti ad applicare detto contratto e l’Amministrazione a renderlo immediatamente operativo.

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