I VIGNETI RAGUSANI ESCLUSI DAGLI AIUTI

E’ stato  pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana del 6 agosto, il decreto del dirigente generale del dipartimento interventi strutturali in agricoltura che regolamenta le modalità di presentazione delle richieste di aiuto per i danni da peronospora della vite del 2007 e definisce le percentuali medie di perdita di produzione per ciascuna provincia. Si tratta degli  interventi previsti con la legge finanziaria regionale che ha stanziato 30 milioni di euro per fronteggiare i danni causati dalla peronospora. Dopo il via libera da Bruxelles, il dipartimento aveva varato, nello scorso mese di giugno, le disposizioni applicative dell’aiuto previsto dall’articolo 81 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11, per i rimborsi ai viticoltori. In quel decreto del 25 giugno 2010 venivano appunto indicate le aree soggette alla calamità: provincia di Trapani, intero territorio provinciale; provincia di Agrigento, intero territorio provinciale; provincia di Palermo, intero territorio provinciale; provincia di Caltanissetta, comune di Gela; provincia di Ragusa, comuni di Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica e Vittoria. Nel successivo decreto 26 luglio 2010, pubblicato nella stessa Gurs del 6 agosto, lo stesso dirigente accerta “che in provincia di Ragusa non si è verificata alcuna perdita di produzione a causa degli attacchi della peronospora della vite del 2007” ed esclude dagli aiuti le aziende viticole dei comuni di Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica e Vittoria. In pratica, l’intera superficie vitata del Ragusano viene esclusa, allo stato, dagli aiuti previsti a compensazione dei danni da peronospora della vite dell’anno 2007, nonostante le segnalazioni alla Regione ed i sopralluoghi di accertamento eseguiti presso le aziende durante l’anno 2008 da parte del responsabile dell’Unità operativa danni e credito agrario dell’Ispettorato di Ragusa. Ovviamente, la diminuzione di superficie interessata dagli aiuti accresce la quota di intervento sui restanti territori provinciali.  “Confagricoltura Ragusa – afferma il presidente Sandro Gambuzza – manifesta tutte le proprie perplessità in merito e la contraddittorietà dei provvedimenti adottati: se la provincia era stata inclusa nella originaria delimitazione del 25 giugno 2010, quali intervenute e nuove motivazioni hanno fatto sì che un mese dopo venisse stralciata dalla delimitazione? Confagricoltura ha chiesto un incontro urgente col responsabile dell’Ispettorato provinciale per approfondire la delicata questione, che, se non risolta, penalizzerà l’intero settore viticolo provinciale”.

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