I VERTICI DELL’UNIONE DEI DIRIGENTI IN AUDIZIONE ALLA III COMMISSIONE ARS

La necessità di un nuovo intervento legislativo in materia di riordino territoriale che detti norme transitorie per la concreta attuazione della legge regionale 5/2014 è stata ventilata dall’Unione dei dirigenti della bonifica della Regione siciliana nel corso di un’audizione dei direttori degli enti consortili in terza commissione Attività produttive all’Ars, di cui è presidente l’on. Bruno Marziano. L’audizione è stata utile per affrontare i contenuti della recente legge di riforma che viene vissuta dal mondo della dirigenza consortile come un’opportunità da cogliere per disegnare in Sicilia un nuovo e più moderno concetto di consorzio di bonifica che faccia della efficienza, della efficacia e della economicità i principi ispiratori dei nuovi enti e riduca il distacco che spesso esiste tra consorzio e consorziati. Vincenzo Giambrone, presidente dell’Unione, direttore del consorzio di bonifica 3 di Agrigento, dopo i ringraziamenti all’on. Marziano per l’invito e all’on. Nello Dipasquale per la risoluzione presentata in terza commissione (approvata poi nella stessa seduta) che ha trovato il pieno consenso dei direttori e dei dirigenti della bonifica, ha illustrato l’importanza dell’istituto consortile per i servizi resi al comparto agricolo, specie con la distribuzione dell’acqua per irrigazione che, in momenti di grave crisi come quelli che stiamo vivendo, rappresenta un’àncora di salvezza e la speranza di ripresa economica per i nostri agricoltori.

Giuseppe Dimino, commissario unico degli attuali undici consorzi di bonifica della Sicilia, si è soffermato sulla necessità di un ampliamento delle competenze dei nuovi enti in materia di viabilità rurale, polizia idraulica, bonifica idraulica e moderni sistemi di distribuzione dell’acqua irrigua con sistemi informatizzati e tecnologicamente avanzati. Giovanni Cosentini, direttore generale del consorzio di bonifica 8 di Ragusa, si è soffermato, invece, sulla necessità che ciascun nuovo consorzio possa suddividersi in “distretti territoriali definiti” con funzioni operative e gestionali per ripristinare il principio di sussidiarietà nel governo della bonifica, creando quelle condizioni favorevoli per un rapporto più diretto con l’utenza consortile e con le esigenze immediate delle aziende agricole che insistono all’interno dei distretti. “Il nuovo intervento legislativo – afferma Cosentini – deve riguardare, tra l’altro, le materie dei debiti dei consorzi e la copertura del disavanzo finanziario attraverso la contrazione di mutui a carico della Regione senza dimenticare la necessità di attivare la sistemazione transattiva del contenzioso di lavoro all’interno di ciascun consorzio attraverso una pacificazione sindacale sulle vertenze in atto e ciò specialmente per quanto attiene al personale operaio riferito alle garanzie occupazionali di cinquantunisti, centounisti e centocinquantunisti”. I lavori della commissione all’Ars sono stati ispirati, come detto, dalla risoluzione presentata dall’on. Nello Dipasquale il quale, intervenendo durante la seduta, non ha nascosto la preoccupazione personale sulla pesante situazione economica finanziaria dei consorzi e sul contenzioso con il personale. “Occorre – ha spiegato Dipasquale – che la Regione intervenga efficacemente per evitare che questi debiti vadano ad incidere sui ruoli ai consorziati agricoltori che non sono assolutamente nella condizione di sopportarne l’onere”.

 

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