I TERRORISTI DELL’ISIS ARRIVANO A POZZALLO SUI BARCONI DEI MIGRANTI?

“Potremmo dire che non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Ma la cosa che davvero dispiace è che siano alcuni pozzallesi, tra l’altro non gli ultimi arrivati ma di lungo corso, che si ostinano a creare allarmismi ingiustificati sulla propria città, fomentando quel terrorismo mediatico di cui nessuno sente il bisogno, men che meno il comparto del turismo su cui Pozzallo cerca di fare affidamento per risvegliare le proprie sorti economiche”. E’ quanto afferma il presidente della sezione cittadina dell’Ascom, Gianluca Manenti, replicando alle affermazioni di Uccio Vindigni e dell’on. Natalino Amodeo sulla pericolosità di infiltrati dell’Isis sui barconi per migranti. Una evenienza che Manenti aveva escluso a priori e che, invece, secondo Vindigni e l’on. Amodeo, è assolutamente reale. “Vindigni e Amodeo – dice ora il presidente Manenti – mi accusano di non avere fonti per dare conforto alla mia tesi e che tutto il mondo è giustamente preoccupato per quanto sta avvenendo in Libia. Premetto che nessuno ha voluto sminuire i problemi internazionali che stanno insorgendo a causa dell’Isis, soprattutto in Libia. Ho, però, voluto sottolineare, con enfasi, che da qui a dire che i miliziani del califfato stanno per entrare in Sicilia, per di più attraverso i barconi dei migranti, ce ne corre. E non lo dico io. Ma lo ha affermato, sino a sabato scorso, il procuratore nazionale antimafia Francesco Roberti prendendo parte, a Catania, a un seminario sull’immigrazione. Roberti ha rilasciato chiaro e tondo le seguenti dichiarazioni: “I terroristi in Italia con i barconi? Non credo proprio perché hanno mille altri mezzi per arrivare, anzi sicuramente ci sono già nel territorio nazionale soggetti potenzialmente pericolosi che controlliamo perché predisposti a compiere azioni terroristiche”. Quindi di cosa parlano Vindigni e l’on. Amodeo? Vogliono continuare a dare ulteriormente adito a questo clima di terrore destinato a rovinare, in maniera irrimediabile, gli affari dei comparti produttivi della nostra città? Certo, il problema è molto più articolato. E non dipende solo dalla questione della presunta infiltrazione terroristica. Ma, in questo modo, si rischia di dare il colpo di grazia all’intero comparto. E non vedo perché proprio dei pozzallesi di lungo corso dovrebbero favorire una circostanza del genere tra l’altro con notizie, come abbiamo visto dalle dichiarazioni del procuratore Roberti, tutt’altro che fondate. Riguardo alla mia azione sindacale, che qualcuno si è permesso di mettere in discussione, dico solo che quando si indicano le dichiarazioni di titolari di bed & breakfast che contrappongono le mie, forse sarebbe meglio fare anche il nome, perché così, invece, sembra una cosa campata per aria. Infatti, a me risulta che tutti i nostri iscritti sono in linea con le dichiarazioni da me rilasciate sull’argomento. E del resto non potrebbe essere altrimenti visto che devo rappresentare gli interessi della categoria. Interessi che, certo, Vindigni e Amodeo non fanno, ma loro non sono operatori commerciali, sostenendo tesi che non portano da nessuna parte. Spero per loro che si documentino prima di rilasciare altre dichiarazioni su questa delicata e complessa materia”.

 

 

 

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