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I TERRASINESI OCCUPANO IL COMUNE
08 Apr 2014 21:51
Non sempre la cittadinanza resta impietrita dinanzi lo sfacelo amministrativo e logistico di una città. A Terrasini, comune a 30 km da Palermo, i cittadini hanno occupato la sala consiliare del municipio per ottenere risposte dall’amministrazione, circa la situazione di assoluto abbandono in cui versa la cittadina.
In mattinata, il 7 aprile, alcumi manifestanti si sono ritrovati per denunciare la totale assenza del servizio di raccolta rifiuti, accompagnata da una tariffa TARES elevatissima e da nessuna prospettiva di miglioramento. Una cinquantina in tutto, tra i quali, un gruppo di abitanti di contrada Serra, una zona in cui non esiste alcun tipo di servizio idrico e fognario, particolarmente determinato ad incalzare il sindaco e la giunta.
Sindaco del Comune di Terrasini, dalle elezioni amministrative del maggio 2011, è l’avvocato Massimo Cucinella. Cucinella si era presentato con un programma elettorale che focalizzava tre macro obiettivi su cui intervenire e da potenziare: Turismo, Infrastrutture, Servizi.
“C’è la necessità di stabilire l’individuazione di due modalità di intervento sulle opere pubbliche tenendo presente la richiesta che arriva dai cittadini e che riguardano la pulizia, la manutenzione e i servizi” recita testualmente il programma.
Eppure, pare che tale impegno non sia stato assolto. Già a dicembre 2013, in occasione dell’approvazione del bilancio preventivo, l’opposizione aveva votato contro il documento, chiedendo, addirittura, le dimissioni del Sindaco.
Venne denunciata, in quell’occasione, di aver predisposto l’azione amministrativa, prevista dal documento, in soli 10 giorni, dimostrando, come scrive PalermoToday “il documento risulta in effetti essere un bilancio consuntivo che certifica il fallimento dell’amministrazione Cucinella impegnata da un lato ad aumentare le imposte locali e le tariffe dei servizi a domanda individuale, nonchè a tagliare i servizi socioassistenziali per le categorie più deboli ed a non garantire l’espletamento dei servizi primari dall’altro lato”.
I Terrasinesi, delusi dall’inoperosità dell’amministrazione, non si sono, però, dati per vinti e a quattro mesi di distanza, dinanzi la continua inoperosità dell’amministrazione, hanno voluto denunciare il loro malcontento.
“Buongiorno dal Comune di Terrasini”, così scrivono su Facebook alcuni cittadini indignati, mentre altri si armano di cartelli con scritto “Fatevi i fatti nostri, non i vostri!” per sventolarli in piazza. Persone di ogni età e genere si ritrovano per lamentare l’emergenza rifiuti, l’assenza di servizi e lo stato di degrado diffuso in cui versa il Paese.
Dopo un’oretta di presidio i manifestanti sono entrati dentro il palazzo del comune e hanno deciso di rimanervi in occupazione. Il sindaco fuggente si è presentato soltanto dopo alcune ore, e lì ha provato a far rientrare la protesta promettendo un incontro per mercoledì.
Ma i cittadini non si accontentano e decidono di restare in occupazione finchè la Giunta e il Sindaco non si faranno carico delle proprie responsabilità. Si domandano: “A chi conviene questa emergenza infinita”? Usano anche parole dure come “terrorista è chi devasta”.
“Vogliamo chiarimenti su quanto l’amministrazione sta facendo per risolvere i problemi della comunità e vogliamo vedere i documenti che avvalorano le tesi sostenute dall’amministrazione“, fanno sapere i cittadini stanchi di sentire parole al vento che chiedono fatti.”
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