È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
I TEMPI DELLA GIUSTIZIA NON CORRISPONDONO CON QUELLI DEL VIVERE DI TUTTI I GIORNI
10 Feb 2011 12:51
“Una carriera nel sindacato lunga trent’anni stroncata per invidie personali.”
Comincia così lo sfogo di Tommaso Fonte ex segretario provinciale della CGIL.
“Ho iniziato alla fine degli anni settanta una lunga gavetta che mi ha portato ai vertici del sindacato provinciale dove, dal 2001 fino al 2008 anno delle mie dimissioni sono stato segretario generale.
In ragione di un clima interno alla CIGIL che non mi garantiva più una serenità allo svolgimento del lavoro, pur consapevole che le modalità legate alle risorse economiche, un partito il PD che già dopo la fase formativa ha un gruppo dirigente diviso, un consenso sindacale che non si traduce in consenso politico di fronte alla disponibilità dei quadri generali ho accettato la candidatura alle elezioni regionali, aspettandomi il risultato che poi non è arrivato. Devo dire che relativamente al sindacato in quell’occasione ho ricevuto tutto il supporto che quella circostanza poteva dare. Quello che non mi sarei mai aspettato è stato il dopo che ha creato all’interno del sindacato terreno fertile per quelle condizioni che poi hanno determinato la mia esclusione.”
“L’elezione del nuovo segretario vede due candidati a livello locale contrapposti. Uno appoggiato dal centro regolatore regionale Giorgio Schirpa persona amabile e rispettabilissima ma supportato anche da quel gruppo che aveva alimentato i problemi di ordine personale. Il clan degli sciclitani. L’altro l’attuale segretario che io ovviamente ho appoggiato. Dal momento che in democrazia si contano i voti, ci siamo contati e per pochissimi voti ha vinto l’attuale segretario che due minuti dopo essere stato eletto si accorda con chi aveva perso nominando come segretaria una signora legata sul piano personale a quel personaggio che tanti problemi ha creato. Con la nomina di quella signora era come se lui continuasse ad essere li. Queste persone uscivano dalla porta per rientrare dalla finestra. Avola che il giorno prima era a casa mia il giorno dopo licenzia l’ex segretario generale cosa mai accaduta prima creando un pericoloso precedente.”
“Per capire di quali problemi parliamo dobbiamo tornare a qualche anno fa quando una giovane donna, Romina Licciardi, che poi sarebbe diventata la mia compagna, arriva a Ragusa e dopo qualche tempo denuncia ai due componenti della segreteria generale della CGIL cioè io ed Elio Cassarino, non potendo rivolgersi al capo, dal momento che era lui il “colpevole” di avere subito delle molestie. Ai tempi abbiamo consigliato alla signora Licciardi di denunciare le molestie alla magistratura, ma per timore di perdere il lavoro sceglie la via della mediazione, quindi ne abbiamo parlato con la segreteria regionale e nazionale (ci sono i verbali) stabilendo le sarebbero stati affidati lavori che la tenessero lontana da quel personaggio. Così è stato per tutto il tempo che io sono stato all’interno del sindacato. Con la mia esclusione chi era rimasto nell’ombra è venuto fuori prendendosela con Romina. Il clima per lei diventa pesante. Relegata in una stanzetta, senza nessun incarico, nessuno che le parlasse dal primo settembre del 2009 si mette in malattia. Il 14 dicembre c’è una riunione a cui partecipano sia Avola che Romina in cui si discute un proposta di utilizzo per la signora Licciardi .Ci si aspetta una proposta da parte del sindacato, una proposta di accordo che arriva nella persona di Sandro Tumino, amico personale e medico della CGIL. La proposta parla di una rinomina di Romina come consigliera di parità a condizione che firmi una lettera di licenziamento. Il tre gennaio ritelefona Tumino dicendo che ha la lettera delle dimissioni di Romina scritta da Avola, La lettera tra le altre cose diceva: la signora rinuncia altresì a qualunque potenziale azione che possa riguardare i rapporti professionali e personali nei confronti di dirigenti e personale che la signora ha avuto nel corso degli anni nei rapporti di lavoro. Lo scambio doveva essere la nomina a consigliera. Ci informiamo e scopriamo che la nomina a consigliera era già avvenuta ma riguardava la signora Nunzia Puglisi. Ci rendiamo conto che la situazione ci è sfuggita di mano e che abbiamo bisogno di un avvocato. Consigliati dall’avvocato pensiamo di rendere pubblica tutta la vicenda con una conferenza stampa, che non vuole essere un attacco a nessuno ma una forma di difesa. Ultima beffa. L’avvocato del sindacato è l’ex marito di Romina.”
“Non ci sono elementi legati al lavoro che possano avere determinato questi fatti. Oggi per motivi personali si vuole distruggere una carriera, Tornare al mio vecchio lavoro vuol dire tornare indietro di trent’anni, Ci vogliono togliere gli strumenti della sopravvivenza. Anni di lavoro per tornare al punto di partenza. C’è la magistratura che si occuperà di ristabilire la verità ma i tempi della giustizia non coincidono con i tempi del vivere tutti i giorni.”
Per tutta la durata del suo sfogo Tommaso Fonte non ha mai nominato il segretario generale componente della segreteria provinciale del 2001. La magistratura accerterà le ragioni o i torti di tutte le persone interessate da questi fatti. Rimane l’amarezza di un uomo che non si è sentito tutelato da chi proprio per la componente della sua struttura è deputato a difendere i lavoratori. Nessun sindacato a torto a ragione può uscire bene da questa storia.
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