I TASSISTI IN SERVIZIO AL PORTO DI POZZALLO SI SENTONO PREVARICATI

Concorrenza sleale, gestione monopolistica del servizio trasporto passeggeri provenienti da Malta, mancata attuazione del Piano Security, silenzio delle istituzioni.

Questo il j’accuse del vice presidente dell’Associazione Provinciale Sindacato Tassisti, Giuseppe Carbonaro, stanco di combattere contro i mulini al vento, per far valere le ragioni di una categoria costretta, a suo dire, a subire una ingiustizia continua e non più sopportabile. Il problema sollevato, di cui il nostro giornale si è occupato mesi addietro, riguarda il servizio taxi al porto di Pozzallo. Che, secondo quanto sostiene Carbonaro,  si svolgerebbe in modo tale da danneggiare i tassisti del luogo, a vantaggio di un paio di ditte che farebbero parte di una rete di accordi sottobanco. “Da tempo – afferma il vice presidente del sindacato – si parla di Piano Security,  ma nessuno si è mai fatto carico di attuarlo;  intanto si sono venute a consolidare alcune situazioni di illegalità che vanno rimosse senza ulteriori  indugi. Due in pratica, per quanto riguarda il trasporto passeggeri, le ditte privilegiate: una per il noleggio ed una per il servizio taxi. Di conseguenza i tassisti di Pozzallo sono costretti a raccogliere le briciole di un lavoro remunerativo riservato ai titolari di due ditte privilegiate, i quali, in base ad accordi prestabiliti, riescono ad accaparrarsi il servizio di trasporto di quasi tutti i turisti provenienti da Malta. Non per nulla siamo stati relegati in un’area defilata del porto, rispetto al punto di arrivo dei passeggeri, quasi fossimo lavoratori di riserva, giusto per favorire il business concordato in base ad una tacita convenzione commerciale e affaristica che vede interessati vettori marittimi, agenzie di viaggio e ditte di trasporto, in totale dispregio delle norme che disciplinano la pari opportunità e la libera concorrenza. Abbiamo cercato più volte di incontrare i responsabili degli enti pubblici interessati, Capitaneria di porto, Prefettura, Provincia Regionale, Comune, per discutere del problema, ma non è stato possibile. Abbiamo inoltre presentato esposti e denunce che, ad oggi, non hanno ancora prodotto alcuna iniziativa di carattere amministrativo o giudiziario. Certo è che non ci fermeremo fino a quando qualcuno non metterà la parola fine ad una intollerabile situazione di prevaricazione nei nostri confronti”.

                                    

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it