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I “ RAGUSANI NEL FONDO “ , LUCE PROPRIA E NON RIFLESSA.
05 Set 2013 05:45
La prossima V edizione della manifestazione “ Ragusani nel Fondo”, si segnala ancora una volta per la sua indubbia positività, per la bontà dei temi trattati e il faro di interesse che apre su argomenti di grande attualità, come la campagna No Muos, o l’attenzione che riserva agli ultimi, ai diseredati, emarginati o a quelli nel complesso bersagliati dal destino.
Sin dall’inizio l’Associazione Ragusani nel Mondo ha guardato con interesse e attenzione il sorgere dell’evento, preferendo glissare sull’amabile e spontaneo sospetto che potesse trattarsi di inopportuna parodia dell’omonimo Premio, come la scelta del titolo della manifestazione lasciava sospettare.
Nondimeno, in sede di presentazione ai media dell’evento “ Ragusani nel Fondo “, si coglie una rinnovata tendenza degli organizzatori a porre un parallelismo con la manifestazione di inizio agosto, ricorrendo anche a termini o citazioni che non fanno onore alla nobiltà degli scopi perseguiti.
Si potrebbe pensare, lieti di essere smentiti, che gli organizzatori, pur di avvalorare l’esistenza del Premio riservato agli ultimi della società, avvertano la rinnovata la necessità di rapportarsi ad un evento sicuramente più famoso , come se volessero essere legittimati da un raggio di luce riflessa . Eppure i temi toccati dai “Ragusani nel Fondo “ hanno una grande centralità, brillano di luce propria e non hanno certamente bisogno di altre fonti di legittimazione.
Nondimeno le citazioni fatte in sede di presentazione dell’evento dagli organizzatori del “ Fondo “, a proposito del Premio Ragusani nel Mondo, denotano forse una non chiara percezione sulla reale portata dell’evento di inizio agosto , e ci stimolano a ritornare brevemente sullo stesso.
Non si puo’ definire “ borghese “ ,come è stato detto, una manifestazione che è invece sicuramente popolare, come testimoniato dalle tremila presenze di spettatori in Piazza Libertà, dagli oltre 4.000 contatti da tutto il mondo con lo streaming, dalle repliche Tv o sul web che stanno catturando l’attenzione di centinaia di famiglie. Non si puo’ definire “ futile” una manifestazione che promuove profili di vita particolari, non sempre segnati necessariamente dal successo economico, ma che lanciano un messaggio di positivo esempio per gli altri e soprattutto per i giovani, di iblei andati via ma sempre rimasti con il cuore legato alla propria terra, che esaltano l’identità iblea in tutto il mondo. Non è futile una manifestazione che riceve il supporto dell’imprenditoria privata, e ricicla le risorse sul territorio, premiando maestranze e artisti locali, e attuando una virtuosa sinergia e ricaduta. Non è certamente borghese un evento che richiama l’attenzione dei media e delle comunità di mezzo mondo, ponendo , e non certo per una sera, Ragusa come un piccolo ombelico dell’universo. Non è certamente futile una manifestazione che privilegia il volontariato, espresso da un collettivo composto da fior di professionisti legati dall’amore per la propria terra e dal tentativo di volerla migliorare.
Non è certamente inutile ricordare che il Premio Ragusani nel Mondo coinvolge artigiani , aziende e artisti iblei, e ragusani in particolare, esaltandone il ruolo e il talento e dimostrando come anche la nostra provincia sappia esprimere delle risorse umane e imprenditoriali al massimo livello in ogni settore.
Se è giusto e doveroso ricordare il disagio sociale, come fa lodevolmente la manifestazione del “ Fondo “, così è anche legittimo prendere atto con orgoglio degli aspetti positivi che esprime un territorio, che si vuole promuovere anche attraverso il racconto di storie umane particolari, senza dimenticare certamente quelle delle migliaia di conterranei all’estero che hanno avuto minori fortune. Ad essi abbiamo sempre rivolto la nostra attenzione, dedicando loro il Premio sin dal 1995, anno della prima edizione.
Allora agli organizzatori del “ Fondo “ va tutta la nostra simpatia e un augurio sincero di un felice esito della prossima edizione, ma insieme l’amabile invito a rapportarsi sul loro lavoro, tralasciando inutili riferimenti che certo non esaltano l’impegno che vi dedicano, che centra obiettivi e finalità di sicuro interesse.
La vita è talmente grande o bella da poter ospitare qualunque espressione dell’uomo, “ Mondo “ o” Fondo “ che sia nella fattispecie, e gira molto meglio quando il collant dell’azione sociale è il rispetto e la reciproca legittimazione.
Sebastiano D’Angelo –dir. Ass. Ragusani nel Mondo
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