La denuncia arriva dalle consigliere comunali di opposizione Caterina Riccotti e Consuelo Pacetto. E’ la storia che si ripete da anni. L’Istituto di Istruzione superiore “Don Milani” sito al villaggio Jungi è in sofferenza per la carenza di spazi, di classi dove spalmare gli alunni che frequentano la scuola. “Anche quest’anno, gli alunni si trovano […]
I problemi del personale del Comune di Scicli al palo. J’accuse della funzione pubblica di Cgil, Cisl ed Uil
08 Nov 2023 13:05
In tre battono un colpo all’Amministrazione comunale di Scicli rea di aver tenuto nei cassetti tutti quegli interventi riguardanti gli istituti contrattuali vuoi per l’applicazione del contratto collettivo dei lavoratori vuoi per la questione finanziaria che dovrebbe portare nelle buste dei dipendenti dei miglioramenti economici. Le organizzazioni sindacali di Fp Cgil, Cisl Fp Ragusa Siracusa e Uil Fpl, scrivendo all’Amministrazione ed al segretario generale dell’ente, hanno sollevato ritardi e criticità organizzative.
Il personale dipendente è in attesa di una serie di interventi accessori.
C’è la mancata definizione del Contratto collettivo giuridico. “Avrebbe dovuto essere redatto entro aprile 2023 – affermano i sindacati – avevamo inviato al Comune una bozza di contratto ma nessun tipo di passo in avanti c’è stato inibendo, di fatto, l’iter per le progressioni tra le aree al fine della valorizzazione delle professionalità dei dipendenti, circostanza che da oggi consentirebbe la loro ascrizione a qualifiche o categorie superiori. E’ rimasta in sospeso pure la costituzione del fondo per l’anno 2023 di cui non si è potuto neppure discutere. Nessun passo in avanti neppure per la definizione dell’istituto della performance anno 2023 e per gli emolumenti derivanti dalla performance anno 2022. Sono rimaste al palo le progressioni orizzontali perché non è stata stilata alcuna graduatoria. Era stato redatto un bando nel 2022, quindi frutto di un’intesa specifica, ma la definizione della Peo è rimasta lettera morta. Così come nessuna notizia sul piano del fabbisogno anno 2023-2025 contenente risorse per garantire il full time da 34 a 36 ore. Sollecitiamo anche una soluzione per gli operatori dei servizi di pulizia garantendo agli impiegati competenze istituzionali”.
La mancata definizione di queste istanze porta le tre sigle a dirsi pronte “ad adire le vie legali di fronte alle autorità competenti al fine di dare dignità ai lavoratori e al ruolo del sindacato. Sono varie questioni che riguardano differenti istituti contrattuali e, rispetto ai quali, sono interessati tutti i dipendenti dell’ente che reclamano una rapida definizione per evitare pregiudizi di natura giuridica ed economica”.
© Riproduzione riservata