È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
I MINISTRI STRAORDINARI DELLA COMUNIONE EUCARISTICA E IL LORO SOSTEGNO ALLA FRAGILITA’ UMANA
09 Nov 2016 08:15
Quale il ruolo del ministro straordinario della comunione eucaristica? Come può sostenere le fragilità umana? Questi alcuni degli interrogativi posti nel corso del terzo appuntamento del corso formativo rivolto a volontari operanti nella pastorale della salute, cappellanie ospedaliere e, appunto, ministri straordinari. L’iniziativa, promossa dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute diretto da don Giorgio Occhipinti, ha visto la partecipazione, in qualità di relatore, di don Antonino Aprile (SdB), parroco della chiesa del Sacro Cuore di Pozzo Cassero a Modica. Quest’ultimo ha chiarito che il ministro straordinario deve rivolgere la propria attenzione al malato con la consapevolezza che si tratta di una persona che ha bisogno di grande attenzione e tenerezza. “Non ha bisogno – ha spiegato don Nino – solo dell’eucaristia ma deve essere considerato nella sua relazione reale, occorre comprenderlo e accettarlo, parlare con lui, lasciarlo sfogare se necessario, ricostruire i rapporti di famiglia quando questi sono stati compromessi. E’ un compito arduo quello del ministro straordinario soprattutto in questa fase della vita in cui si ha a che fare con persone ammalate o affette da determinate patologie”. Il ministro straordinario svolge il suo servizio nei confronti degli ammalati tutto l’anno, compresa l’estate. Deve stare attento e accertarsi che l’ammalato possa prendere l’eucaristia senza il rischio di strozzarsi. “Quindi – ha aggiunto don Occhipinti – gli ammalati possono, con un po’ d’acqua, inghiottirla. In caso contrario basta amministrare l’unzione degli infermi (prendiamo il caso di patologie come ischemie, ictus, alzheimer, demenze senili, malati con sondino al naso, ecc.). Ho inoltre precisato che il ministro straordinario deve evitare di indagare per motivi di privacy la patologia del malato, ma deve essere di aiuto e sostegno attraverso l’ascolto amorevole al malato e ai familiari. È auspicabile portare l’eucaristia il sabato pomeriggio o la domenica (il giorno del Signore) e non soltanto il venerdì o un un altro giorno feriale. Il ministro straordinario, inoltre, deve evitare, quando è influenzato o malato, di recarsi dai malati. Rischierebbe di trasmettere ulteriori infezioni da virus. E, inoltre, non si dice mai ad un ammalato la parola più scontata e diffusa del tipo “pazienza” o “devi essere forte”. Non diamo ricette ma vicinanza e ascolto. Le ricette le danno i medici. Noi siamo chiamati a servire con amore e solidarietà”. E’ stata anche evidenziata l’esigenza di una formazione periodica tra il parroco e i ministri. Il quarto appuntamento è in programma lunedì 14 novembre, al centro internazionale di spiritualità Cor Jesu di via Colleoni a Ragusa, sempre a partire dalle 16. Relazionerà il dott. Santi Benincasa, medico di medicina generale, componente della consulta della Pastorale della salute, sul tema “Il malato terminale e l’elaborazione del lutto dal punto di vista psicologico e spirituale”.
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