I MILITARI DELLA CAPIANERIA DI PORTO DI POZZALLO SEQUESTRANO UN CARICO DI TONNO ROSSO CATTURATO ABUSIVAMENTE

 Sequestrato dai militari della Capitaneria di porto di Pozzallo un carico di tonno rosso. Ad una settimana di distanza da una identica operazione portata a termine a Cefalù da agenti del locale commissariato e dal maxi sequestro operato nei giorni scorsi dalla Guardia costiera di Palermo. “La merce” viaggiava a bordo di un camion frigorifero. Il fermo è avvenuto in un tratto dell’autostrada Catania-Rosolini. A conclusione di articolate indagini. Iniziate a livello locale ed estese ai mercati di altre province. La pesca del tonno rosso, in base a rigide prescrizioni, è consentita ad un numero ristretto di imbarcazioni in possesso di permesso speciale. Fra l’altro, con decorrenza 20 giugno 2012, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, ha decretato la chiusura definitiva per l’anno in corso della campagna di pesca di questo particolare esemplare di pesce. Pur tuttavia notevoli sono le quantità di tonno rosso ancora in vendita. Partendo da queste ovvie considerazioni, gli inquirenti hanno accertato che il prodotto, abusivamente pescato, veniva immesso in commercio attraverso una filiera clandestina. Infatti, nel momento in cui  gli uomini della Capitaneria di porto di Pozzallo hanno imposto l’alt al conducente dell’automezzo, erano già a conoscenza non solo del carico, ma anche del punto vendita e del nominativo del fornitore. Quattordici i tonni sequestrati. Che pesavano circa 140 kg. cadauno. Per un totale di 2000 chili. Oltre alle sanzioni amministrative come per legge,  al conducente del camion e ai responsabili del traffico illecito, sono stati contestati l’acquisto del prodotto fuori dalla normale filiera, la illecita detenzione di specie ittiche protette e la mancanza della documentazione prevista dalla normativa nazionale e comunitaria. “Il commercio illegale di tonno rosso – dice il comandante Andrea Tassara – oltre a provocare, a danno della collettività, la diminuzione di una specie ittica protetta, comporta anche, a causa del mancato controllo igienico-sanitario, rischi notevoli per la salute del consumatore. Altri aspetti negativi del fenomeno riguardano l’evasione fiscale ed il danno economico prodotto ai pescatori che hanno le carte in regola per la pesca di tale esemplare di pesce protetto.” L’operazione portata a termine rientra fra le numerose attività di polizia giudiziaria avviate da tempo dalla Guardia costiera di Pozzallo sotto le direttive della Procura della Repubblica di Modica.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it