I LAVORATORI DEGLI ENTI LOCALI DELLA PROVINCIA DI RAGUSA PROCLAMANO LO STATO DI AGITAZIONE

Continuano a registrarsi ritardi nel pagamento degli stipendi ai lavoratori degli enti locali della Provincia che rendono sempre più drammatica la qualità della vita delle rispettive famiglie e di quanti monoreddito hanno a che fare giornalmente e tragicamente con impegni finanziari che non possono onorare e rispettare.

La mancata circolazione monetaria, derivante dalla impossibilità di spesa dei lavoratori dipendenti, ricade pesantemente sulle economie cittadine e il senso di responsabilità con il quale ci si prodiga per fronteggiare questo momento difficile non può più essere garantito, dal momento che il numero dei lavoratori dei comuni in crisi finanziaria aumenterà sensibilmente da qui a poco, non soltanto per la eccessiva decurtazione dei trasferimenti regionali e nazionali, ma anche per i notevoli ritardi che si registrano nei relativi accreditamenti agli enti locali.

E’ indispensabile trovare dunque urgenti soluzioni a tale condizione di disagio generale prima che la situazione possa degenerare in esiti tragici o in conflitti sociali pregiudizievoli dell’ordine e della sicurezza pubblica: per questi motivi  CGIL, CISL e UIL proclamano lo stato di agitazione di tutti i lavoratori degli enti locali, con riserva di più energiche azioni di lotta, qualora non si assumessero le iniziative indifferibili che la gravità della situazione richiede e nel caso in cui non si promuovesse un’azione unitaria dei Sindaci dei Comuni di Modica, Comiso, Acate Scicli ed Ispica insieme al Prefetto di Ragusa, al Presidente della Regione Sicilia, alla Deputazione Nazionale e Regionale e alla Provincia di Ragusa.

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